Di seguito un comunicato diffuso da Enzo Quaranta, assessore comunale di Torremaggiore, ed Emilio Di Pumpo, sindaco di Torremaggiore:
Nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2025, la città di Torremaggiore si è trovata in una condizione di totale scopertura medica: nessun medico era presente al Punto di Primo Intervento, sulla postazione mobile del 118, né presso la Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Una situazione gravissima che si potrebbe ripetere anche per tutto il mese di agosto e che mette seriamente a rischio il diritto alla salute dei cittadini di Torremaggiore e dell’intero Alto Tavoliere.
È inaccettabile che un territorio di oltre 15.000 abitanti venga privato di servizi sanitari essenziali, tanto più in occasione di grandi eventi come la Notte Rosa, che ha richiamato migliaia di persone anche da fuori città, senza la minima copertura sanitaria d’emergenza.
Tutto ciò è il risultato di anni di scelte miopi da parte della Direzione Strategica della ASL FG, che ha sistematicamente depotenziato Torremaggiore senza mai attuare né la riconversione sanitaria promessa dopo la chiusura dell’ospedale, né il potenziamento dei servizi minimi essenziali. Il laboratorio analisi è stato ridotto a un centro prelievi senza medico; la radiologia è sprovvista di ecografo e il medico presente andrà presto in pensione. Il mammografo rotto non è mai stato sostituito, e l’ASL ha deciso di destinarne uno nuovo ad altri territori. Il consultorio è privo di ginecologo e apparecchiature diagnostiche, rendendolo di fatto inutilizzabile.
La palazzina comunale destinata da oltre vent’anni alla realizzazione di una RSA, oggi è utilizzata come sede per uffici amministrativi della Sanità Service, senza offrire alcun servizio alla comunità. Questo edificio avrebbe potuto ospitare una RSA o in alternativa servizi riabilitativi come previsto nel piano di riconversione, garantendo assistenza sanitaria ai cittadini di una buona parte dell’Alto Tavoliere.
Le guardie mediche risultano scoperte per mancanza di personale, nonostante vi siano medici disponibili a ricoprire incarichi stabili. L’ASL, invece, continua ad affidarsi a sostituzioni temporanee che spesso vengono rifiutate a causa delle condizioni insostenibili in cui versano le postazioni.
L’impressione è che ci sia una precisa volontà di depotenziare Torremaggiore, privandolo di servizi fondamentali a vantaggio di altri territori più “graditi”. È stato persino revocato all’ultimo minuto l’insediamento della Medicina dello Sport, nonostante tutto fosse già pronto per l’attivazione.
Chiediamo alla Regione Puglia e all’Assessore regionale alla Sanità un intervento immediato, affinché si faccia piena luce sulle responsabilità della Direzione Strategica della ASL FG e si pongano in essere tutte le azioni necessarie per ripristinare il diritto alla salute in questo territorio, oggi gravemente calpestato.