Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:
“Abbiamo fortemente sostenuto la realizzazione di questa nuova scuola che oggi inauguriamo grazie al supporto della Regione Puglia. L’apertura di questa scuola, progettata secondo i più moderni criteri di sostenibilità, ci ripaga del lavoro incessante che portiamo avanti ogni giorno nell’ambito dell’edilizia scolastica; un lavoro all’insegna dell’ascolto del territorio e del dialogo con gli enti locali che pone al centro il benessere delle nostre comunità”.

La Regione Puglia è intervenuta prima con un finanziamento di 1 milione di euro per integrare le risorse ministeriali che non erano sufficienti per realizzare la scuola; poi, nel 2022, con un ulteriore contributo di 282.986,54 euro, su richiesta del Comune, per completare i lavori e sostenere i maggiori oneri dovuti alla pandemia.
“Oggi – ha aggiunto l’assessore Leo – abbiamo scritto una bella pagina, non solo per Bitetto ma per tutta la Puglia. Vorrei sentitamente ringraziare la Task force regionale per l’edilizia scolastica, la Sezione Istruzione e Università diretta dall’architetta Maria Raffaella Lamacchia, la sindaca Fiorenza Pascazio e tutta la sua comunità”.
La struttura, finanziata con fondi MIUR e fondi POR Puglia, è una scuola speciale, unica in tutto il Sud Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione americana LEED a livello Gold.

La nuova scuola media di Bitetto è interamente circondata da una “cintura verde”, finanziata in collaborazione con il GAL Terre di Murgia, a valere su fondo PSR PUGLIA 2014-2020: un percorso botanico didattico che racchiude solo essenze autoctone arbustive e arboree.
Per la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Bitetto Annamaria Tafuri, “i pedagogisti affermano che l’ambiente è il terzo educatore. A volte può diventare veramente il primo educatore. L’ambiente scolastico è fondamentale che sia accogliente, che educhi al bello. In questo caso, il valore aggiunto non trascurabile è proprio la concezione della sostenibilità, da cui non possiamo più prescindere se vogliamo pensare ad un futuro vivibile per le prossime generazioni”.







