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Martina Franca: i conti in ordine, dice l’assessore. Ma nessuno chiarisce l’affermazione falsa alla Corte dei Conti

buonanotte da martina franca

L’assessore al Bilancio e ai Tributi del Comune di Martina Franca ha pubblicato questo tweet:

Bilancio Comune di Martina Franca gode di ottima salute, in due anni risanamento e rilancio città #andiamoavanti

Si chiama Giuseppe Cervellera, l’assessore, e ha scritto il tweet dopo che il consiglio comunale ha “vistato” quanto comunicato dalla dirigente del settore finanziario comunale alla Corte dei Conti.

L’assessore, e nessun altro dell’amministrazione comunale ha fatto il contrario, ha dimenticato di spiegare una cosa: nel verbale della seduta di Corte dei Conti, figura che la dirigente comunale del settore finanziario, Anna Maurizia Merico, ha detto ai giudici contabili una cosa non vera. Oppure, quella cosa non vera le è stata attribuita in sede di verbale. Che poi, una cosa non vera: chiamiamola per quella che è, una bugia. Un falso. Cioè: la dirigente Merico afferma davanti ai giudici contabili che fino a un certo anno, il Comune di Martina Franca non aveva l’ufficio tributi.

Da qui, aspettiamo da oltre un mese che qualcuno chiarisca la situazione: quella grandissima (mannaggia, qui ci voleva) bugia, diciamo bugia, è stata attribuita alla signora Merico, o l’ha detta lei? L’assessore dice che i conti sono a posto, il risanamento in due anni… rispetto a che? A una cosa descritta, o attribuita, in maniera falsa. E nessuno, da più di un mese, dice ai cittadini la verità. Ci ha provato una consigliera comunale di Martina Franca, si chiama Magda Balsamo ed è praticamente l’ultima arrivata, a voler fare chiarezza. Si è trovata a votare contro, quel documento sottoposto al consiglio comunale, da sola. Le opposizioni avevano abbandonato l’aula e lei, dalla maggioranza, ha detto che non le stava bene, perché più e più cose non le tornavano. Poi le è arrivato il rimbrotto, non si vota diversamente dai limiti fissati dal gruppo. Pure.

Ora, che il consiglio comunale di Martina Franca abbia dato l’assenso a un documento gravato da una clamorosa bugia, da un falso che è anche cosa penalmente rilevante, qui non se ne frega niente nessuno. Perché a quel falso bisogna dare una spiegazione. Non sarà il voto di un consiglio comunale a fermare la richiesta di sapere la verità. E chissà se qualcuno, delle autorità competenti, non se ne prenda il fastidio, di chiedere chiarezza. Altro che, come dice l’assessore, andiamo avanti: sembra più calzante, per Martina Franca, un altro tweet, stavolta inviato da Caterina Navach che è segretario generale facente funzione, al termine della seduta consiliare, intorno all’una. Senza volerlo, dice quale sia la situazione di chiarezza di quel documento votato dal consiglio comunale (e ci mette pure una foto):

Buonanotte da #MartinaFranca

buonanotte da martina franca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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5 Comments

  1. Articolo estratto dal sito della Gazzetta del Mezzogiorno, penso possa servire ai martinesi.

    BARI – Denunce alle Procure della Repubblica di Bari e Trani per le false dichiarazioni di un docente, alla Corte dei Conti della Puglia per un presunto danno erariale derivante da cinque assunzioni, e la proposta di sanzioni disciplinari per omesso e ritardato controllo per i dirigenti scolastici degli istituti ‘Ettore Majoranà di Bari, Paola Petruzzelli, e ‘Cosmaì di Bisceglie, Donato Musci. Si è conclusa così l’ispezione ministeriale compiuta nell’ottobre scorso nelle due scuole secondarie. Il Majorana è balzato agli onori della cronaca nazionale perchè produce birra artigianale e gestisce una masseria sulla Murgia barese confiscata alla mafia.
    Il controllo era stato avviato a seguito di un esposto firmato da due aspiranti docenti, Massimiliano Valente e Donato Sapone, che lamentavano irregolarità sia nella formulazione delle graduatorie di istituto di terza fascia per gli aspiranti ad incarichi di insegnamento a tempo determinato, sia nella stipula dei contratti. I docenti sui quali si è concentrata l’ispezione, e nei confronti dei quali vengono proposti provvedimenti sanzionatori, sono cinque, nessuno dei quali aveva titoli per insegnare; per tre di loro è stata evidenziata una situazione di incompatibilità con l’impiego pubblico perchè all’epoca dei fatti erano titolari di ditte individuali; ad un altro viene anche contestata la falsità in dichiarazioni rese ai fini dell’instaurazione di rapporti di lavoro poichè aveva anche dichiarato di essere laureato. I tre ‘incompatibilì, secondo gli ispettori, meritano di perdere i benefici illecitamente conseguiti fino ad oggi, “ma anche l’esclusione dalla possibilità di stipulare nuovi contratti di lavoro con l’Amministrazione”.
    Critiche sugli omessi controlli sulle dichiarazioni degli aspiranti docenti vengono poste dagli ispettori anche sull’operato dell’ex dirigente del Majorana, Agnello Scura, al quale, nel settembre 2012, è subentrata Petruzzelli. I controlli hanno riguardato anche l’istituto ‘Boviò di Trani, ora incorporato nel ‘Cosmaì.

  2. Non comprendo cosa viene detto nel titolo: “Martina Franca: i conti in ordine, dice l’assessore. Ma nessuno chiarisce l’affermazione falsa alla Corte dei Conti”; “Bilancio Comune di Martina Franca gode di ottima salute, in due anni risanamento e rilancio città #andiamoavanti”. QUESITO: Se i conti sono in ordine, che cavolo ha fatto la Corte dei Conti ad emettere la deliberazione asserendo che le criticità contabili non erano state superate? Se il bilancio gode di ottima salute, a che serve risanarlo? Direttore, forse mi sfugge qualcosa, mi aiuti lei. Mi spieghi. Perchè mi sa tanto di una presa per i fondelli.

    1. Grazie per il suo intervento. Spiego: è una spiegazione semplice, in quel verbale della Corte dei Conti c’è una cosa falsa. O l’ha detta la dirigente del servizio finanziario del Comune di Martina Franca o le hanno attribuito, i magistrati contabili, quella bugia. Quindi, o la dirigente, o i giudici contabili, dovrebbero dare una risposta a una questione penalmente rilevante. Ma l’amministrazione comunale di Martina Franca si è guardata bene dal chiederla. Che vergogna. Il caso è stato tirato fuori da questo giornale telematico. In quanto all’assessore, il risanamento si riferisce a un periodo, due anni come dice lui stesso, per il quale è stata detta la famosa bugia di cui sopra. Dunque, avrebbe fatto cosa saggia a stare zitto. Oppure a parlare in altri termini: del tipo, dirigente, ma mi spieghi che diavolo hai detto alla Corte dei Conti? Infine: come insegnano i casi odierni di Bari e Bisceglie, quando si indaga sulle bugie dette alla Corte dei Conti, le denunce penali arrivano. Chissà se a Martina Franca qualcuno, delle autorità competenti, decida finalmente di dare una guardatina alle carte. Spero la spiegazione sia stata completa. (agostino quero)

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