Ma non era stata rimandata indietro? Pian piano sta invece risalendo il golfo di Taranto. Che succede?
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Comunicazione Usb Taranto:
Ci sono giunte da poco informazioni secondo cui ENI intenderebbe autorizzare l’attracco nel porto di Taranto della nave SEASALVIA, respinta appena due giorni fa dalla mobilitazione popolare, e portare a termine il carico di greggio destinato all’aviazione militare israeliana.
Sarebbe un atto di violenza inaudita da parte di Eni che equivarrebbe ad irridere la rabbia della cittadinanza di Taranto in spregio del genocidio del popolo palestinese e della sua resistenza.
Un atto che non consentiremmo in nessun modo, di fronte al quale metteremmo in campo il massimo delle nostre forze per impedire l’ attracco della nave e bloccare in maniera duratura qualunque attività della Raffineria Eni di Taranto.
Facciamo appello a tutte e tutti a monitorare i movimenti della nave SEASALVIA e a tenere alto il livello di mobilitazione.
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POSIZIONE ENI
“In qualità di mero gestore del terminal di carico di Taranto, e non essendo né proprietaria del carico né del mezzo navale Seasalvia, Eni, sulla base di informazioni preventive di tutela dell’ordine pubblico fornite dalle autorità locali, ha deciso di non effettuare nella serata di ieri le operazioni di carico della Seasalvia. Eni, nel ruolo puramente operativo svolto in questo ambito, non è nella posizione di svolgere alcuna considerazione diversa da quelle indotte dalle normative di sicurezza, operative e commerciali”.
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