Ieri pomeriggio in programma la partita di ritorno per il turno di coppa Italia di Eccellenza: Brindisi-Taranto, dopo che all’andata era finita 0-0. In palio la qualificazione, dunque. Il Brindisi si è regolarmente presentato allo stadio, il Taranto ha dato forfait. Nelle ore precedenti il match l’allenatore dei rossoblu, Ciro Danucci, aveva parlato di dieci giocatori al pronto soccorso a causa di problemi intestinali. Fatto sta che da regolamento, terminato invano il periodo del primo tempo, la partita va considerata chiusa. Il Taranto va verso la sconfitta per 3-0 a tavolino con l’eliminazione.
Senonché il sodalizio tarantino ha fatto presente di avere inviato con posta elettronica certificata una richiesta di rinvio al Brindisi. La società adriatica comunica di non avere ricevuto alcunché. Questo è ciò che fa diventare un caso la mancata disputa della partita. Cosa sarà preso per buono dai responsabili federali per l’ufficialità del risultato? Da ieri ci sono scambi di attribuzione di responsabilità da parte dei due sodalizi e i tifosi delle due squadre non hanno mancato di farsi notare con valutazioni via social network.
La coppa Italia di Eccellenza è argomento di importanza non secondaria: la vittoria della competizione garantisce infatti la promozione in serie D. E poiché il girone di campionato, in cui sono presenti entrambe, prevede una sola promozione (non è detto peraltro che non vogliano provarci anche altre squadre) almeno una delle due corazzate dell’Eccellenza pugliese rimarrà con un pugno di mosche in mano al termine del campionato. La coppa diventa un’opportunità importante per salire di categoria. L’importanza, dunque, è chiara.
