
A Manfredonia, in una fiaccolata, il 15 settembre si ricorderà Michela Ragno. Lo si farà dopo la messa del trigesimo, perché Michela Ragno, 29 anni, venne falciata e uccisa mentre camminava a piedi, alle sette di mattina del 15 agosto: ferragosto.
Il fratello ha scritto una lettera, che pubblichiamo di seguito (tratta da foggiatoday.it) e di cui si consiglia la lettura:
Ciao Michela,
Ti scrivo dopo 10 giorni da quando ti hanno portata via…
Ti scrivo per dirti che mi manchi, ci manchi…
Mi manca la tua presenza, i tuoi consigli, la vita che abbiamo sempre condiviso a casa e fuori.
Mamma ti cerca ovunque e cerca il tuo sorriso che nei nostri cuori e ricordi non si spegnerà mai…
Papà fa il forte e si sforza di chiudere dentro di se il suo dolore che però gli si legge in faccia.
Siamo soli senza di te, senza la tua allegria, la tua voglia infinita di vivere che ci hai sempre trasmesso e che, adesso lo sappiamo, era la ricchezza più grande che avessimo.
Non ci sei più! Solo scriverlo è impossibile da accettare, troppe domande adesso ci girano per la testa…
Perché? Perché?
Perché questo maledetto fatto a noi e soprattutto a te…
Tu che hai sempre vissuto nella fede, nell’onestà, nella bontà…
Tutte le raccomandazioni che mamma ci ha sempre fatto…“attenta a con chi stai”… “mi raccomando comportati bene”… “non bere”… “non fumare”…
Eppure non ci sei… non hai bevuto, non hai fumato… non hai nessuna colpa ma… non ci sei più…







