La vicenda è raccontata dal Quotidiano. L’ha scritta direttamente il protagonista, con una lettera a quel giornale. Il protagonista umano. Il coprotagonista, per la verità. Perché l’altro, il protagonista vero, è un cane. Barone, terranova (cane gigantesco quanto mansueto) stava letteralmente morendo di solitudine, a casa, perché il suo padrone anzi il suo amico, Antonio, era stato arrestato. Era in carcere, a Taranto. La mamma dell’uomo portava i vestiti dell’uomo al cane perché questi potesse annusarli, ad esempio. Ma è stato un incontro fra i due, ad avere letteralmente ridato la voglia di vivere all’animale. La prospettiva è ora quella di favorire di nuovo l’avvicinamento, di quando in quando, fra i due amici.