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Avvisi di pagamento Asl Taranto: “se quelli fino al 30 giugno 2016 non si devono pagare per effetto della legge regionale, chi ha pagato ha diritto al rimborso” Consigliere regionale

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Di seguito un comunicato diffuso da Renato Pertini, consigliere regionale della Puglia:

“Esattamente un anno fa molti cittadini pugliesi, ma soprattutto della Provincia di Taranto, avevano ricevuto dall’ASL avvisi di pagamento di penali per mancata disdetta di prestazioni sanitarie risalenti addirittura all’anno 2011 per visite mediche e/o di esami diagnostici prenotati e poi non effettuati. Avevamo raccolto il grido di tanti cittadini che ci spiegavano che non ricordavano neppure di aver prenotato quella visita perché dalla prenotazione era passato molto tempo e non era attivo il servizio RECALL attivato in seguito dalle ASL. Non solo: c’erano avvisi di pagamento per mancata disdetta di prenotazioni fra il 2011 e il 2017 inviati anche a pazienti esenti per patologia, anzianità e reddito.

“Prendemmo, come Fratelli d’Italia, un impegno con tutti i cittadini e alla fine la spuntammo: il 6 agosto scorso approvammo all’unanimità una legge regionale, la n.26, che stabilisce che: ‘Non si procede alla rivalsa per omesso versamento e omessa compartecipazione alla spesa sanitaria, riferita ai ticket sanitari dovuti dai cittadini alle aziende sanitarie pubbliche, per prestazioni sanitarie erogate in pronto soccorso non seguite da ricovero e sulla base di una asserita esenzione non verificata dalle aziende sanitarie precedentemente al 30 giugno 2016. – La presente disposizione si applica, altres?, alle sanzioni previste per la mancata disdetta al 30 giugno 2016 delle prenotazioni che siano state emesse a carico di coloro i quali sono esonerati per legge dal pagamento del ticket sanitario’. Quindi tutti gli avvisi fino al 30 giugno 2016 non dovevano più essere pagati. La legge non è stata impugnata dal Governo e quindi è in vigore.

“Ma ora si apre un altro fronte: coloro che quando hanno ricevuto l’avviso hanno pagato, ma in base alla legge regionale non avrebbero dovuto, e quindi hanno diritto al rimborso. Ma ad oggi non risultano attivate le procedure di rimborso per tutti coloro che hanno i requisiti previsti dall’art.1 della Legge Regionale n.26/2021. Per questo ho presentato un’interrogazione al presidente Emiliano per sapere se la Giunta regionale intende sollecitare le ASL per rimborsare coloro che ne hanno fatto richiesta.”




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