La procura di Foggia ha iscritto tredici persone nel registro degli indagati.
L’inchiesta è per ipotesi di omicidio. Osama Paolo Harfachi, 30 anni, foggiano, morì la settimana scorsa nel penitenziario di Foggia in cui era detenuto da cinque giorni, accusato di rapina. Da un primo esame cadaverico il referto per arresto cardiocircolatorio. I congiunti del deceduto ritengono necessari approfondimenti ed hanno presentato una denuncia. Stando a ricostruzioni di stampa un ex detenuto amico del fratello di Harfachi lo avrebbe visto in cella particolarmente sofferente, inoltre sarebbe stato picchiato. Tutto ciò va chiarito. “L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto poichè in giornata sarà conferito l’incarico ai consulenti medico-legali per eseguire sia l’autopsia sia l’esame tossicologico sul cadavere del 30enne. In questo modo gli indagati e le persone offese potranno nominare propri consulenti tecnici di parte. Solo il detenuto è indagato anche per spaccio di drog”, riporta il tgnorba.