Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ieri ha buttato acqua sul fuoco, con i magistrati: siete interlocutori privilegiati, sappiate essere adeguati a questo privilegio. Un altro ministro, Angelino Alfano, sul fuoco ha gettato benzina: ci vuole coraggio e una certa faccia a criticare questo governo senza dire nulla di quanto accaduto a Palermo (la questione di una giudice nei guai giudiziari per ipotesi di gestione “allegra” dei patrimoni antimafia). La seconda giornata del congresso dell’associazione nazionale magistrati, a Bari, si è dunque evoluta con un sostanziale tentativo di stemperare i toni (tranne Alfano) dopo l’intervento inaugurale di Rodolfo Sabelli, presidente Anm, che aveva detto no a quello che viene considerato una specie di tentativo di delegittimazione della magistratura da parte della politica e che aveva parlato di “timidezza” nel contrasto alla corruzione, da parte del sistema politico. Oggi il congresso di Bari si chiude.