Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Con il patrocinio del Comune di Fasano, sabato 27 settembre più di cento musicisti provenienti da tutta la Puglia e dal Sud Italia suoneranno gratuitamente per MUSICA per GAZA, l’iniziativa organizzata dal Comitato Cittadino Fasano per Gaza e il Popolo Palestinese, e doneranno la propria musica al pubblico in un gesto di solidarietà per il popolo palestinese.
La kermesse musicale inizierà a partire dalle ore 18:00 e si svolgerà nel centro storico di Fasano coinvolgendo Piazza Ciaia, i Portici delle Teresiane, l’Arco del Balì, il Sagrato della Chiesa Matrice, la Villetta San Francesco, via Forcella, il Chiostro dei Minori Osservanti.
La serata culminerà con il concerto finale in Piazza Mercato Vecchio (alle spalle del palazzo di città) a partire dalle ore 21:30, durante il quale è previsto anche un intervento da parte di un esponente della Comunità Palestinese di Puglia.
Tanti gli artisti che parteciperanno all’iniziativa tra gruppi musicali, solisti, cori gospel e duetti e che incroceranno gli stili musicali più vari.
Aderisce all’iniziativa anche il Colibrì Caffè (in via DeDeo) che in occasione del suo terzo compleanno ha organizzato un concerto della Sciò Live Band con un tributo a Pino Daniele.
Pertanto, riempiamo di musica Fasano e SI CANTI per GAZA e la sua popolazione. I cittadini in possesso di una bandiera della Palestina o una kefiah, sono invitati a portare con sé l’oggetto posseduto e ad utilizzarlo durante la manifestazione.
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Stralcio del comunicato diffuso dal comitato permanente “Grottaglie per la Palestina”:
Manifestazione regionale pro Palestina sabato 27.
Organizzata dal Coordinamento permanente “Grottaglie per la Palestina”, l’iniziativa di sabato vedrà la partecipazione di associazioni, organizzazioni, coordinamenti, scolaresche e singoli individui provenienti da tutta la Puglia, che muovendo uniti in corteo dalla città delle ceramiche, giungeranno alle porte dello stabilimento Leonardo, per dire No alle politiche di riarmo, alle spese militari e all’invio di armi ad Israele.
Leonardo SpA, come documentato dalla relatrice speciale ONU Francesca Albanese, è fra i principali partners del governo di Israele. Di fronte al massacro quotidiano di bambini, donne e uomini civili e disarmati è imperativo che la società civile ed i lavoratori – insieme – si mobilitino per fermare i piani genocidari dei criminali di guerra israeliani, interrompendo qualsiasi collaborazione economica, politica e militare con il governo di Netanyhau.
Il combinato disposto delle politiche di riarmo europee unite all’aumento delle spese militari dei paesi aderenti alla NATO, inoltre, stanno procurando profitti miliardari alle imprese di armamenti, in preparazione di ulteriori devastanti conflitti dentro una nuova spartizione del mondo ad opera delle superpotenze. Mentre la sanità è al collasso, i lavoratori non sono più in grado di pagare gli affitti, l’età pensionabile diventa sempre più lontana, i governi si indebitano con le banche per comprare armi.
È tempo che cittadini e lavoratori si oppongano con forza alle politiche delle attuali classi dirigenti.
La crisi produttiva dello stabilimento Leonardo di Grottaglie, dovuta alle scelte del management, è stata fatta pagare alle lavoratrici e lavoratori con anni di cassa integrazione. Diciamo basta!
Per Leonardo vogliamo investimenti sulle produzioni nel settore civile, a partire da quello aeronautico, che assicurino occupazione e sviluppo sul nostro territorio e che non sia sporco del sangue degli innocenti.
Bisogna rilanciare il settore civile, gli investimenti a sostegno del diritto all’abitare, alla salute, all’istruzione e al lavoro.