Operazione disposta dalla procura della Repubblica di Potenza. Oltre otto milioni di mascherine, in aggiunta ad altri dispositivi di protezione individuale e termoscanner, sono srate sequestrate dalla Guardia di finanza.
Il materiale, proveniente dall’estero, stando all’accusa era privo della certificazione europea di qualità, che veniva contraffatta (sempre secondo l’accusa) utilizzando un centro stampa del marchio CE. Solo che per i termoscanner i bollini ritenuti contraffatti presentavano un anomalo distanziamento dei caratteri.
Anche l’indicazione FFP2 figurava su numeros e mascherine, impropriamente.
Secondo gli inquirenti, oltre ad avere sventato un’operazione dagli ingenti guadagni illeciti, è stata messa la salute delle persone al riparo dalla commercializzazione di dispositivi perfino pericolosi.
