Di seguito un comunicato diffuso da Confindustria Taranto:
Ora che lo scenario nazionale comincia-sul piano politico istituzionale- a prendere forma, delineando i nuovi assetti e le future alleanze, occorre riannodare con urgenza le trame di quel tessuto fatto di impegni, progettualità e condivisioni che questa Confindustria, attraverso un certosino lavoro di attenzione verso le necessità del territorio e grande spirito propositivo, ha in questi anni imbastito con gli attori istituzionali nazionali e regionali. Al netto delle vicende ben note che hanno costituito oggetto di forte interlocuzione con il Governo centrale -e che contiamo di poter al più presto riprendere contando sul senso di responsabilità di chi si vorrà porre quale autorevole interlocutore delle numerose istanze espresse dal territorio- particolare importanza assumono quegli interventi che negli ultimi mesi hanno contraddistinto il rapporto, proficuo e condiviso, fra Confindustria Taranto e Regione Puglia.
Non possiamo certo ignorare, in tal senso, il grande lavoro, svolto con continuità, puntualità e attuazione degli impegni assunti, dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Mazzarano, ora non più in carica per le note vicende che ne hanno inevitabilmente provocato le dimissioni.
Ricordiamo a questo proposito gli impegni da lui assunti e portati avanti in ordine a questioni fondamentali per il territorio: dalla Zes per Taranto, che lo ha visto da subito in prima linea e che ci ha consentito di avere parte attiva, assieme al Comune e ad altri attori territoriali, nell’apposito gruppo di lavoro, all’Accordo di Programma in itinere per l’area Jonica, fino ad arrivare alle progettualità che lo hanno visto in pole position per portare le nostre aziende del tessile al Pitti, Taranto candidata per il SeaFuture e, non ultimo, il suo diretto interessamento all’annosa vicenda dell’indotto Ilva, a dicembre scorso, in piena kermesse natalizia. Pur senza entrare, come logica ed etica impongono in questi casi, nel merito della stessa questione, riteniamo tuttavia di dover esprimere alcune valutazioni che attengono le particolari modalità con cui l’ex assessore si è ritrovato letteralmente travolto dalla vicenda, senza margini di uscita e tantomeno di difesa.
Un vero e proprio ciclone mediatico che, oltre ad aver inevitabilmente compromesso l’immagine dello stesso, è andato ad inficiare la serenità di giudizio dell’intera opinione pubblica, a favore di un processo, prima ancora di essere giudiziario, condotto a mezzo web, stampa e tv.
Tornando ad augurarci la ripresa, necessaria e celere, di quelle attività da lui portate avanti, esprimiamo pertanto la nostra solidarietà all’ex assessore regionale auspicando che possa, al più presto, chiarire la sua posizione.