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Bari: comitato no inceneritore, revocare autorizzazioni e discutere il ricorso al Tar In considerazione del piano di smaltimento rifiuti

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Di seguito un comunicato diffuso dal comitato No Inceneritore di Bari:

Il Comitato No Inceneritore, nella persona della sua rappresentante legale Corsina Depalo, avendo appreso da notizie informali che la Giunta Regionale Pugliese ha ritenuto di licenziare il nuovo Piano Regionale di Smaltimento rifiuti, evitando  l’inserimento dell’inceneritore (ossicombustore) proposto dalla NEWO SpA, ritiene che sia giunto il momento di discutere, il giudizio pendente innanzi al TAR di Bari, avverso l’autorizzazione a suo tempo concessa dalla medesima Regione, la cui udienza è fissata per il 09/11/2021 a cura del’’avv. Luigi Campanale del foro di Bari. Contestualmente il Comitato No Inceneritore, registrata la volontà politico-amministrativa della Giunta Regionale Pugliese di non inserire, nell’approvato Piano Regionale di Smaltimento Rifiuti, l’inceneritore della NEWO SpA (in rispetto alle indicazioni Europee che assecondano una visione di Economia Circolare atta a tutelare l’Ambiente in cui si vive e ad iniziare una concreta attività di contrasto ai mutamenti climatici), chiede, altresì, alla Regione Puglia e al Comune di Bari di emettere provvedimenti che in autotutela revochino le autorizzazioni originariamente assentite, nonché i finanziamenti pubblici previsti. Ciò nella ferma convinzione che detti provvedimenti erano e restano illegittimi in quanto emessi in violazione di Legge e come tali da annullare, anche rispetto all’art. 32 della Costituzione che, come è noto, tutela la salute dei cittadini quale interesse prioritario non suscettibile di essere subordinato ad altri interessi, ancorché costituzionalmente tutelati.

Il Comitato rivolge anche una richiesta di attenzione ai Consiglieri Regionali, affinchè si vigili su possibili maldestri tentativi di reintrodurre l’impianto in questione in sede di approvazione del nuovo piano rifiuti in consiglio, magari col pretesto di possibili esposizioni risarcitorie della Regione. A tal proposito non dovrebbe servire rammentare che la salute dei cittadini non ha prezzo.




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