Di seguito un comunicato diffuso dal Collettivo 080:
Lunedì 19 maggio, in una scuola superiore di Martina Franca, uno studente militante della Rete degli Studenti Medi ha ricevuto una nota disciplinare con l’accusa di vandalismo per aver affisso adesivi riguardanti i referendum dell’8 e 9 giugno all’interno dell’istituto. Alla sanzione non è seguita alcuna comunicazione ufficiale da parte della scuola contenente elementi oggettivi a supporto dell’accusa.
“Non possiamo fare a meno di sospettare che si sia scelto di punire chi è più esposto politicamente. La scuola ha decisamente espresso una forma di dissenso di fronte all’attivismo politico, criminalizzando un semplice gesto di cittadinanza attiva e tramutandolo in vandalismo” – ha commentato Camila Semeraro, membro della Rete degli Studenti Medi di Martina Franca.
Secondo la Rete degli Studenti Medi, simili provvedimenti sollevano interrogativi sull’atteggiamento dell’istituzione scolastica nei confronti della partecipazione studentesca. È importante che gli spazi scolastici restino luoghi in cui le studentesse e gli studenti possano esprimersi e confrontarsi in modo civile e costruttivo, nel rispetto del regolamento e dei principi educativi.
“Le mura scolastiche dovrebbero essere spazi di confronto, crescita civile e cittadinanza attiva, e non un luogo con un clima repressivo dove la partecipazione politica degli studenti viene punita” – ha dichiarato Eloisa Zaccaria, anche lei membro della Rete.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio in cui, secondo molte realtà studentesche, emergono crescenti difficoltà nell’esprimere il proprio punto di vista e nel promuovere iniziative di sensibilizzazione su temi di interesse pubblico all’interno degli istituti. In questo quadro, appare urgente avviare un dialogo aperto tra rappresentanze studentesche, docenti e dirigenti scolastici per garantire un equilibrio tra regole scolastiche e libertà di espressione.