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“In giro per Bari”, mostra fotografica Oggi vernissage

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Di seguito un comunicato diffuso dalla fondazione Di Vagno:

Al via un’edizione speciale di Contempo: il progetto dedicato alle produzioni per l’arte e la cultura contemporanea di Valentina Iacovelli nel 2022 inaugura una fase invernale e porta per la prima volta a Bari i lavori di Rocco Errico. Un viaggio per immagini per la Bari degli anni settanta con le preziose fotografie di Errico, patrimonio della Fondazione Di Vagno di Conversano, che grazie a Contempo, saranno esposte in mostra dal 24 febbraio al 13 marzo a Bari all’Ex Palazzo delle Poste. Il vernissage è in programma giovedì 24 febbraio alle ore 18.30.

 

Rocco Errico è stato uno dei reporter più noti degli anni ottanta, ha espresso la sua passione civile e sociale militando nel PSI e ritraendo con la sua macchina fotografica la vita, la sofferenza, le vicende delle persone comuni, con una naturale preferenza per quelle meno fortunate. In questa mostra dal titolo “In Giro per Bari” si possono ammirare i suoi reportage dedicati al capoluogo pugliese. Si tratta di circa 20 scatti del 1971, alcuni mai stampati ed esposti per la prima volta, che testimoniano la storia e l’anima della città di Bari nelle espressioni quotidiane abituali e nelle sue evoluzioni. Lo sguardo va dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso in una Bari che non c’è più e questo crea un effetto di grandiosità. La raccolta è stata dichiarata di interesse storico particolarmente importante dalla soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia e della Basilicata nel 2019.

 

In accostamento alle sue foto la curatrice Valentina Iacovelli ha selezionato il lavoro di Silvestro Simeone, reporter di Locorotondo, classe 1990.  “La scelta di confrontare lo sguardo di una nuova generazione di artisti con quella del passato dà un senso di completezza alla mostra, che presenta la Bari di ieri accanto a quella di oggi. Una fotografia urbana che ci restituisce uno sguardo poetico 

 

sulla città”, spiega Valentina Iacovelli, curatrice e fondatrice di Contempo. E aggiunge: “Le collezioni d’arte conservate nei Musei e nelle Fondazioni pugliesi rappresentano la nostra memoria collettiva, e sono  fondamentali per tramandare il valore semantico e culturale alle generazioni future. Le due mostre intendono esplorare un arco temporale che va dagli anni ’70 ad oggi, ed offrire come in un film, una visione in moviola, il nostro territorio ripreso da due autori molto diversi tra loro”.

 

“In Giro per Bari – commenta Ines Pierucci, assessora alle Culture del Comune di Bari – è una mostra necessaria per raccontare non solo un punto di vista inedito della città ma una storia importante come quella del reporter militante Rocco Errico che, grazie all’attenta curatela di Valentina Iacovelli, si avvicina ai tempi nostri attraverso l’obiettivo del giovane e promettente Silvestro Simeone. La memoria si rende necessaria quando è declinata con i nuovi linguaggi e guarda al tempo in cui viviamo. Ringrazio Contempo con la Fondazione Di Vagno per aver valorizzato questo importante patrimonio nella città di Bari”.

“Rocco, che ho avuto il privilegio di conoscere e frequentare, è stato uno straordinario fotografo e ha coniugato questa sua grande passione con l’altrettanta forte passione civile militando nel PSI. Questo gli ha concesso una grandissima sensibilità nel ritrarre la vita reale con gioie e sofferenze delle persone comuni, soprattutto quelle meno fortunate. Erano anni difficili, complicati e lui ha saputo coglierne l’essenza con l’abilità che lo distingueva. La raccolta “In giro per Bari”, le scritte politiche sui muri negli anni a cavallo tra il 1970 e 1980 tratta dall’archivio sezione – “Il Sociale e il Territorio”, nel 2019 è stata dichiarata di interesse storico dalla soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia e della Basilicata”, spiega Daniela Mazzucca, vicepresidente Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921).

“L’archivio storico della Fondazione Di Vagno, nato come “archivio storico dei socialisti di Puglia”, oggi raccoglie nel suo interno fondi di esponenti molto significativi delle aree democratiche della seconda metà del 900 (PSI, DC, PCI e non solo). Un patrimonio raccolto dietro la spinta iniziale della Soprintendenza archivistica del 2004, e alimentato dalla convinzione che un Istituto di cultura che si ponga, nel contempo, come Istituto di ricerca non avrebbe potuto assolvere alla sua funzione in mancanza degli strumenti della ricerca. All’interno di questo Archivio si colloca il “fondo fotografico Rocco Errico”, composto da circa 10.000 fotogrammi. Alcune delle immagini di Rocco Errico, quelle in particolare che ritraggono le periferie delle nostre città con la sua gente e con i suoi bambini, valgono ben più di un intero capitolo di un saggio di sociologia”, dichiara Gianvito Mastroleo, presidente Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921).

 

“In Giro per Bari” racconta il paesaggio urbano e le storie di vita della nostra città attraverso lo sguardo engagé di Rocco Errico, fotoreporter di fama nazionale e quello contemporaneo e metropolitano di Silvestro Simeone, giovane autore pugliese. Un progetto che è frutto della ricerca accurata di Valentina Iacovelli sul prestigioso fondo Rocco Errico facente parte dell’archivio della Fondazione Giuseppe Di Vagno, che raccoglie oltre 6000 negativi fotografici. Un patrimonio straordinario di cui viene svelata, per la prima volta, grazie all’ associazione culturale Contempo, una sezione dedicata a Bari. Una città ritratta in nostalgico bianco e nero e in un presente a colori, raccontata nelle sue contraddizioni  attraverso la fotografia, strumento formidabile per catturare le emozioni, leggere il presente ed interpretare il futuro”, dice Micaela Paparella, consigliera comunale delegata alle Politiche di valorizzazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del Comune di Bari.

 

IL 3 MARZO S’INAUGURA LA MOSTRA DEDICATA A GIANNI LEONE – Contempo Winter continuerà a Conversano dal 3 marzo al 3 aprile nell’ex chiesa di San Giuseppe, in collaborazione con la Fondazione Museo Pino Pascali, con una mostra dedicata alle fotografie di Gianni Leone, dagli anni settanta ad oggi. Fotografo di origini pugliesi, diventato famoso per la sua ricerca dei paesaggi italiani e pugliesi con il suo stile peculiare che lo ha reso precursore di un metodo. In mostra anche foto scattate a Conversano. Gianni Leone assieme ai suoi colleghi Luigi Ghirri, Mario Cresci, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte al rinnovamento dell’iconografia della fotografia italiana, ribaltando stereotipi e luoghi comuni sul Belpaese.

 

Il progetto Contempo Winter realizzato da Contempo produzione per l’Arte e la Cultura Contemporanea, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), la Fondazione Museo Pino Pascali, Città Metropolitana. Promosso da  Regione Puglia “PiiiL Cultura in Puglia”, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bari, Comune di Conversano, Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.

 

Il format CONTEMPO sceglie, dunque, di portare al di fuori dalle fondazioni e dai musei le collezioni, diffondere la cultura del “bello”, portando opere al di fuori degli spazi tradizionali per raggiungere un pubblico più ampio. L’arte si fa, sempre più spesso, strumento di riqualificazione e valorizzazione del territorio, uscendo dai musei per entrare nello spazio condiviso, reinterpretandolo, e contrastando l’intellettualismo di un messaggio per pochi con l’obbiettivo di sottolineare le opere e i luoghi, e soprattutto le opere per tutti, grazie a interventi inclusivi nella città ospitante. Uscire per utilizzare la città come luogo privilegiato, garantire un’offerta culturale e artistica di qualità estendere la possibilità di fruizione anche all’esterno

 

IN GIRO PER BARI – DAL 24 FEBBRAIO AL 13 MARZO
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 20.00 e dal sabato e domenica ore dalle ore 9.00 alle ore 17.30

*sono previste visite guidate per le scuole su prenotazione.

Info: www.contempofestival.it

info@contempofestival.it

+39.3669809341

 

Rocco Errico (Livorno 1933-Bari 1987) 

Nel 1963 si iscrive al Partito Socialista Italiano e la sua vita viene caratterizzata da questa doppia vocazione, che si intreccerà perfettamente: Rocco esprime la sua passione civile e sociale militando nel PSI e insieme testimoniando con le sue foto la vita, la sofferenza, le vicende delle persone comuni, con una naturale preferenza per quelle meno fortunate. Rocco degli anni ’60 è un fotografo apprezzato per i suoi ritratti, per la perfezione e la coerenza dei giochi di luce: i volti e gli oggetti sembrano obbedire ad un’armonia intrinseca, ad una razionalità euclidea. Rende omaggio a sua moglie Noemi con decine di ritratti irripetibili. Ma negli anni ’70 affiora la sua vera vocazione: il reportage, la fotografia che racconta storie di vita ed impietosamente indica e denuncia contraddizioni insopportabili. Bambini di Bari vecchia, vecchi abbandonati in ospizi, cimiteri di guerra, sono i servizi fotografici con i quali ottiene consensi e diversi premi a livello nazionale. Insieme ai suoi reportage, Rocco ama riprendere anche le persone ed i volti più noti, quelli che “fanno la storia”, ma sempre con uno stile personalissimo e sovente ritraendoli in momenti e gesti inconsueti, giocando mirabilmente con il bianco/nero e riportandoli a una dimensione di persone comuni. Si ricordano le sequenze dedicate ad Andreotti, Craxi, De Martino, Lama, Nenni e quella scattata ad un concerto di Mina. Famosissimo il suo reportage ai funerali di Pietro Nenni, dedicato ai volti ed alle storie dei militanti del PSI giunti con le loro bandiere da ogni parte d’Italia. Rocco Errico firma inoltre tutte le foto di scena del Teatro Abeliano. All’inizio degli anni ’80 è ormai un fotografo affermato e uno dei più noti fotoreporter italiani. Il suo entusiastico impegno sociale, la sua arguzia di osservatore dei costumi gli fanno guadagnare collaborazioni con riviste e quotidiani. Nel pieno della vita, giunto a una straordinaria maturazione intellettuale ed artistica, al pieno e sereno equilibrio di quella miscela di interessi e passioni sulla quale ha fondato la sua esistenza e cioè famiglia, lavoro, politica, fotografia, cede ad una malattia che, nel breve volgere di due mesi, lo vince il 27 agosto del 1987.

 

Silvestro Simeone (1990) Assistente fotografo nello studio “Foto -G-”dai 16 ai 24 anni, si è occupato di foto per eventi e still-life, cataloghi, sviluppo e stampa in camera oscura. Ora è un freelance, lavora tra la Puglia e Bologna, collabora con “YOOX.COM”, Airbnb, Arte sotto i portici e Artefiera.
Info www.silvestrosimeone.it


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