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Taranto: “l’inclusione non è un’isola” Istituto comprensivo "Galileo Galilei"

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Di seguito il comunicato:

L’Istituto comprensivo Galileo Galilei di Taranto sempre più al fianco dei bisogni speciali. La dirigente: “Noi crediamo nelle potenzialità di ogni bambino”

L’inclusione non è un’isola. Di questo ne è fortemente convinto l’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei” di Taranto che ormai da anni abbraccia i giovani del quartiere Tamburi e Città vecchia. Con il 15% degli alunni che necessitano il sostegno, l’Istituto Galilei mette in campo una serie di iniziative atte a migliorare il percorso didattico, scolastico e non solo degli alunni. “La nostra scuola è da sempre al fianco delle famiglie, soprattutto di quelle che hanno un o più figli con problematiche – spiega la dirigente scolastica Antonietta Iossa -. Per questo motivo abbiamo fatto dell’inclusione uno dei nostri obiettivi centrali. Siamo convinti che una scuola inclusiva debba riconosce e valorizzare le differenze di tutti gli alunni, cercando di dare pari dignità a ogni tipo di difficoltà, attraverso una progettazione didattica strutturalmente inclusiva. Per questo ogni anno progettiamo, cerchiamo progetti innovativi che possano coinvolgere i nostri ragazzi. L’inclusività dev’essere un ponte tra l’alunno, la scuola, la famiglia e tutte quelle figure che lo seguono nelle attività di recupero e riferimento e naturalmente anche con la società. I Bisogni educativi speciali e la disabilità in particolare sono un obiettivo prioritario del nostro piano di miglioramento ”.
Una serie di pon e di progetti sono stati gia’ messi in campo dall’Istituto Galilei che vedono coinvolti anche i ragazzi con bisogni speciali, in un percorso di inclusione e accoglienza. E non è un caso che il progetto “Con…Fido nella scuola”, pet terapy a scuola per i ragazzi con bisogni speciali abbia preso il via proprio dai Tamburi.
“C’è bisogno di adeguare le metodologie alle richieste dei ragazzi Bes e Dsa – prosegue la dirigente -. La scuola non può più essere rigida negli schemi tradizionali. A più di quarant’anni dalla legge 517 del 1977, che di fatto ha spalancato le porte e ha suggerito le condizioni per un’accoglienza reale degli alunni con disabilità nella scuola italiana, la situazione appare ancora molto problematica. La società si è evoluta e anche il percorso didattico deve seguire questa evoluzione. E per gli alunni che necessitano di bisogni speciali, ancora di più. Noi crediamo nelle potenzialità di ogni alunno”.
Per questo motivo la referente del sostegno dell’Istituto galilei ha partecipato a Rimini al congresso “Qualità dell’inclusione didattica e sociale” a cura di Edizioni Centro Studi Erickson in cui laboratori esperenziali, Q talk, workshop, tavole rotonde, riunioni in plenaria e virtual lab si sono susseguiti con nomi importanti del panorama della pedagogia e psicologia nazionale.




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