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Servizi pubblici: Bari così così nel confronto fra i dieci maggiori Comuni d’Italia Rapporto area studi Mediobanca su trasporto pubblico, rete idrica, aeroporti e igiene urbana

bari panorama

Di seguito il comunicato:

L’Area Studi Mediobanca presenta oggi lo studio sugli indicatori di efficienza e qualità dei servizi pubblici nei maggiori comuni italiani. In particolare, lo studio esamina le società che gestiscono quattro tipologie di servizio (trasporto pubblico locale, aeroporti, idrico e igiene urbana) nei 10 capoluoghi di regione più popolosi d’Italia.

Tra i parametri analizzati: il tasso di perdite nella rete idrica, il livello di traffico negli aeroporti, la quota di raccolta differenziata, la regolarità e la puntualità del trasporto pubblico.

 

 

 

Di seguito la scheda dedicata al Comune di Bari

Focus Bari

Acqua: l’Acquedotto Pugliese fa registrare uno dei più alti tassi di perdite della rete idrica (50,3%), secondo solo a quello della palermitana Amap (54,6%); meno critica la sua posizione per quanto riguarda le perdite lineari, pari a 36,5 mc di acqua persa giornalmente per km di rete, collocandosi al quinto posto, dopo l’Amap di Palermo (93,9 mc), l’Abc di Napoli (67,4 mc), l’Acea Ato 2 di Roma (63,2 mc) e la milanese MM (43,9 mc). L’Acquedotto Pugliese si colloca al quarto posto in termini di investimenti unitari (39,3€ per abitante, pari al 34,8% della bolletta media annua), dopo l’Acea Ato 2 (57,3€, pari al 39,8% della bolletta), la Publiacqua di Firenze (55,2€, pari al 35,1%) e la genovese Iren Acqua (48,1€, pari al 28,1%) e al penultimo posto per quanto riguarda la produttività, pari a 136mila mc di acqua fatturata per dipendente, superiore solo a quella dell’Amap di Palermo (64mila mc). Il 93,7% degli utenti dell’Acquedotto Pugliese è collegato ai depuratori, percentuale inferiore rispetto a quella della MM di Milano (100% dell’utenza) e della torinese Smat (96,7%).

Aeroporti: i punti ristoro dello scalo barese, gestito dall’Aeroporti di Puglia, servono 1.605 passeggeri al giorno, con un tasso di affollamento più alto di quello dell’aeroporto di Genova (856 passeggeri), Torino (1.040 passeggeri) e dei tre scali milanesi (1.453 passeggeri per Linate, 1.273 e 1.512 passeggeri per i T1 e T2 di Malpensa).  L’Aeroporti di Puglia segna i ricavi unitari per Wlu più contenuti (8,6€/Wlu).

Igiene urbana: l’Amiu Puglia segna i più bassi investimenti unitari (7,2€ per ogni tonnellata di rifiuti raccolta). Bassa la spesa per il servizio di igiene urbana per i cittadini baresi (169€ all’anno per abitante), superiore solo a quella che tocca ai cittadini veneziani (134€) e genovesi (167€). La quota di raccolta differenziata dell’Amiu Puglia (Bari + Foggia), pari al 35,9%, è il quarto valore più basso dopo quello della RAP di Palermo (14,1%), dell’Amiu Genova (34,2% in 14 comuni serviti) e della napoletana ASIA (34,5%). La quota di raccolta differenziata nel solo Comune di Bari è pari al 39,6%.

TPL: a Bari, dove il servizio è gestito dall’Amtab, ad una domanda modesta di Tpl (67.000 passeggeri al giorno, pari al 21% della popolazione) segue un’offerta altrettanto contenuta: 2.865 posti-km per abitante all’anno, pari a 8 al giorno. Il 21,7% dei ricavi unitari deriva da vendita di titoli di viaggio (terza incidenza più bassa dopo il 17% della palermitana Amat e il 20,4% della Gest di Firenze); il valore dei corrispettivi unitari da contratto di servizio incassati dall’Amtab (1,1€ per passeggero) è il secondo più elevato dopo quello dell’Amat di Palermo (2,4€ per passeggero). L’Amtab di Bari è il secondo maggiore investitore (6,1€ per 1.000 posti-km offerti, pari 15,9% del fatturato) dopo la Tper di Bologna (14€, 22,6% del fatturato) ma segna il secondo indice di produttività più basso (43.300 passeggeri per operaio), superiore solo a quello dell’Amat di Palermo (20.600 passeggeri).




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