
In quanto alla condizione complessiva del centro urbano, e in particolare del centro storico, un cittadino di Martina Franca, sconsolato, commenta “è un diurno”. Nel frattempo, la casetta di Babbo Natale chiusa con un messaggio irresponsabile e facente riferimento all’ordine pubblico, la trasformazione della piazza XX Settembre in piazza degli arrosti, la chiusura al traffico veicolare di strade importanti anche nell’orario, ieri, di uscita dalle scuole, l’allestimento di gazebo chissà in quali condizioni di sicurezza, hanno caratterizzato questa manifestazione. Un finesettimana, due giorni, che (commenta un interlocutore telefonico) hanno distrutto l’immagine che in mezzo secolo Martina Franca aveva saputo conquistarsi.
Al di là della verifica sull’organizzazione di questa cosa, che insomma si commenta da sé, di quanto accaduto deve rispondere alla collettività cittadina, si pensa da qui, il sindaco prima di tutti. Deve andare a casa. Si è dimostrato incapace di gestire la situazione di estrema difficoltà in cui si è trovata la città, E non è la prima volta che accade, si rammenti cosa successe nei giorni della neve lo scorso inverno. Certamente una brava persona ma non è cosa per lui, la gestione di situazioni-limite. Che possono capitare e si deve saperle fronteggiare, cercando innanzitutto di evitarle e invece l’amministrazione pubblica locale, in questo caso specifico, ci si è volontariamente ficcata fino in fondo. Pure nel calendario culturale, è finita la manifestazione di piazza degli arrosti, delle scuole irraggiungibili in auto dai genitori degli alunni e del portarifiuti divelto. Ha pure attivato il centro operativo comunale, per questa situazione, il sindaco. Ma che bei risultati, non c’è che dire. Ma bravo. Il responsabile amministrativo massimo è lui, deve comportarsi in conseguenza di ciò che è stato questo, da molti ritenuto allucinante, finesettimana di Martina Franca. Prenda, cioè, la via di casa.
Agostino Quero











Comunque tanti locali hanno lavorato da morire questo weekend