Di seguito un comunicato diffuso da Pier Luigi Lopalco, consigliere regionale della Puglia:
Avevo espresso con forza le mie perplessità, la mia ferma opposizione ed ero stato tra i pochi ad alzare la voce contro un’operazione che fin da subito era apparsa non solo fragile, ma impraticabile. Oggi, a distanza di sei mesi, la realtà mi dà purtroppo ragione. La “soluzione” proposta per l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII si è rivelata per quello che era fin dall’inizio: un castello di carte, un clamoroso buco nell’acqua frutto di totale improvvisazione e assenza di strategia.
Ricordo i toni trionfalistici sulle promesse di autonomia. Una manovra, che ho definito da subito senza strategia, oggi grida vendetta. Dove sono i proclami? Dove i fantomatici “passi in avanti”? L’unica realtà è un gioco di dita puntate contro questo o quel soggetto, a seconda se il dito puntato venga da destra o da sinistra. Gli opposti populismi si incontrano.
La dura verità è che in sei mesi non si è mosso un solo dito se non per la netta presa di distanza del Policlinico di Bari che ha smentito la fattibilità di un’operazione concepita senza basi solide. Questa è la prova palese di una politica fatta di annunci vuoti, pura propaganda e dilettantismo, senza la minima idea di come si amministri seriamente la sanità.
Torno a chiedere, con la stessa fermezza di allora, a chi ha promosso questa scelta: come intendete realizzare l’azienda autonomia per il Giovanni XXIII? Le vie sono chiare, dettate dalla normativa, senza soluzioni creative.
Sarà un IRCCS o un’Azienda ospedaliero-universitaria?
Non ci sono alternative. Siete stati abili con i proclami populisti, ma ora è il momento di dire quale strada intendete percorrere perché finora, a parte la retorica e la palese dimostrazione di non aver studiato la questione, non si è capita qual è la vera strategia.
Lo dico sommessamente: questa vicenda rischia di essere non solo un’offesa all’intelligenza dei pugliesi, ma di recare un grave danno a un ospedale pediatrico che merita di maggiori attenzioni. Personalmente continuerò a battermi e a lottare affinché questa farsa finisca e si dia una direzione chiara per la salute dei nostri bambini. La nostra sanità merita visione e serietà, non dilettanti allo sbaraglio.