Il protagonista principale c’era: il vento. Trentacinque chilometri orari. È il vento che deve spingere, per i prossimi 25 anni, le pale dei dieci componenti il parco eolico marino di Taranto, il primo d’Italia e del Mediterraneo, inaugurato stamattina.
Molto emozionato Riccardo Toto, il direttore generale di Renexia che già quattordici anni fa avviò nel territorio la progettazione per gli impianti da trenta megawatt. Immessa nella rete elettrica nazionale tale energia soddisferà il fabbisogno di 58mila utenze italiane. In bolletta i benefici per Taranto, specificamente, non saranno visibili ma la creazione di una filiera ecosostenibile, dalla scuola all’università alla produzione ed ai servizi, sarà molto concreta.
Varie presenze istituzionali, dai due ministri in collegamento all’ambasciatore cinese in presenza ai vertici delle amministrazioni locali. Numerosi rappresentanti dell’imprenditoria, anche, per tenere a battesimo Beleolico con cui Taranto prova a girare, finalmente, pagina in tema di ecosostenibilità ed è modello per il Paese.
