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Lopalco: con quello che si vede in giro, molto probabile aumento di casi L'epidemiologo a capo della task force della Puglia: vero stress test in autunno

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Di Francesco Santoro:

“Con quello che si vede in giro, è molto probabile che ci sarà un aumento di casi. Se questo aumento sarà tenuto sotto controllo in estate, il vero stress test sarà in autunno” e in quest’ottica “bisognerà lavorare per prevenire la seconda ondata”. Così, il capo della task force regionale per il contrasto alla diffusione del Covid-19, Pier Luigi Lopalco, che ieri nel corso di una diretta Facebook organizzata dalle Sardine pugliesi ha fatto il punto sull’andamento dell’epidemia e le misure di contenimento. “Se riusciremo a fronteggiare la seconda ondata, credo che in qualche modo potremo dire che il virus è tenuto sotto controllo-ha proseguito il noto epidemiologo-. Fino all’avvento di un vaccino che possa mettere in sicurezza le persone più vulnerabili, però, le precauzioni individuali dovranno essere mantenute. Non se ne potrà fare a meno. Anche se avremo pochi casi, casi che comunque potranno essere gestiti” dal nostro sistema sanitario, “in ogni caso ci saranno delle vittime. Quindi se vogliamo evitare queste morti bisognerà tenere alta la guardia”.

I test sierologici? “Qualunque tipo di test deve essere utilizzato nell’ambito di una strategia precisa”, quindi è fondamentale la presenza “di un medico competente o del medico del dipartimento di prevenzione” che sia a conoscenza del “profilo di rischio. Si tratta di pratiche diagnostiche che servono a portare a galla i casi verificatisi in un particolare ambiente di rischio- ha affermato il professor Lopalco-. Coi test sierologici si può eventualmente verificare se una persona è entrata in contatto col virus, ma solo il tampone può rivelarne la presenza all’interno dell’organismo”.

Fare più tamponi per ridurre il rischio di contagio? “Lo stiamo già facendo. Circa dieci giorni fa abbiamo emanato una direttiva regionale in merito alle strategie e all’utilizzo dei tamponi e in questi giorni stiamo facendo la stessa cosa per quanto concerne i test sierologici nella Fase 2. La Fase 2 è diversa e la strategia a livello regionale è finalizzata ad aumentare il livello di sicurezza. È una strategia più capillare”.


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