Di seguito il comunicato:
Il 19 aprile 2024 si è tenuta la X edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. Si tratta di un’iniziativa culturale proposta a tutti i licei italiani per la prima volta nel 2014, dal docente di latino e greco, Rocco Schembra, del liceo “Gulli e Pennisi” di Arcireale (Catania), per ricordare e promuovere la validità e la permanenza della cultura classica nel nostro tempo. Protagonisti di questa iniziativa sono gli stessi studenti che mettono in campo i loro talenti, ispirandosi ai temi dell’antichità. L’evento ha nel tempo visto crescere la sua fama ed approvazione presso l’opinione pubblica, tanto da coinvolgere non solo buona parte dei licei classici italiani, ma anche alcuni istituti stranieri in Turchia, Germania, Spagna ed anche in Australia. Anche quest’anno il Liceo Statale “Tito Livio” di Martina Franca ha aderito alla Notte Nazionale del Liceo Classico con grande entusiasmo da parte dei docenti e dei ragazzi, proponendo diciannove spettacoli organizzati dalle classi dei vari indirizzi dell’istituto. Le esibizioni presentate riprendono opere e figure della cultura greco-latina dalla mitologia alla storia alla letteratura, fino alle loro manifestazioni e riletture nelle epoche moderne, anche con il tramite dell’Intelligenza artificiale, per dimostrare che il passato classico sostanzia la nostra cultura e fornisce i pilastri per comprendere e vivere il presente. L’apertura di serata, come di consueto, è stata affidata all’intervento accademico di un professore dell’Università di Bari “Aldo Moro”. Quest’anno è intervenuto il prof. Nunzio Bianchi che ha relazionato su conservazione e perdita dei classici, ponendo l’accento sul metodo di studio dei testi antichi che stimolano capacità critica e sensibilità culturale, indispensabili per la costruzione umana e civile dei futuri cittadini. A congedare gli spettatori della serata è stata invece la lettura drammatizzata dell’Ode II di G. Leopardi, Εἰς Σελήνην che si è tenuta contemporaneamente in tutti i licei coinvolti.
Referente del progetto: Giovanna Longo
