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Parco Saturo e Batteria Cattaneo: “Lavorare subito a progetti di riqualificazione” Leporano, intervento di Adolfo Pagano

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Di seguito un comunicato diffuso da Adolfo Pagano:

Occorre uscire subito dalla fase di commissariamento, e non certamente per l’operato tecnico reso in maniera encomiabile da un delegato dello Stato, piuttosto perché è il tempo delle decisioni politiche che riguardano anche alcune urgenze che il nostro territorio purtroppo non ha saputo gestire al meglio negli ultimi anni.
Mi riferisco a due pezzi di patrimonio archeologico e ambientale che oggi vivono i giorni tristi del degrado e dell’abbandono: ovvero l’area dell’ex Batteria Cattaneo Blandamura, acquisita al demanio pubblico dell’ente civico nel 2014 (guarda caso nel corso di un’altra fase di commissariamento) e quella del blasonato Parco Archeologico di Saturo, che dopo 13 anni di concessione privata e dopo aver ottenuto il riconoscimento di sito scientificamente rilevante, oggi registra una fase di stallo assolutamente negativa per l’immagine complessiva della nostra comunità e per la conservazione stessa di quel patrimonio.
Nell’ex Batteria Cattaneo, anche dopo l’abbandono dell’istituto Alberghiero, oggi regna il silenzio e il futuro di quell’importante polmone verde, ricco anche di storia moderna, non sembra avere i contorni delineati. Per tale ragione sarà opportuno chiamare a raccolta attorno all’ente civico le migliori competenze tecnico-scientifiche e predisporre un piano di rilancio che dia forma alla finalità pubblica e sociale di quel bene.
Nel mio programma elettorale l’ex Batteria Cattaneo è un luogo dove poter praticare sport e passare il tempo libero, ma anche un luogo dove potersi occupare di chi vive in condizioni di difficoltà o solitudine: mi riferisco ad un centro diurno per bambini (disabili e non) e anziani e luoghi in cui entrare in contatto con la natura anche attraverso progetti di pet-terapy. Attività che avranno bisogno anche del contributo di idee e progettuale di privati a cui sarà chiesto di occuparsi anche dell’importante capitolo relativo alla conservazione del bene. Con gli ordini professionali e le associazioni di categoria sarà necessario lavorare su questo fronte arrestando il degrado che presto potrebbe inghiottire il bene e purtroppo con esso anche l’intera area abitata circostante.
Sulla vicenda del Parco Archeologico di Saturo, la questione è molto più delicata. Per anni le attività di ricerca scientifica e di promozione e conoscenza di quell’importante scrigno di bellezza e di storia sono state appannaggio di una cooperativa di archeologi a cui va anche il merito di aver fatto uscire dal cono d’ombra quel presidio.
A loro si deve infatti il riconoscimento di circa 5milioni di euro per il progetto di riqualificazione e nascita di un vero e proprio Parco che avrebbe potuto fare la differenza sull’incoming turistico del nostro territorio anche in termini di de-stagionalità. Credo pertanto vada rivisto il rapporto con il Ministero che oggi ritirando il bando in autotutela e ritardando l’avvio dei lavori, di fatto lascia quel patrimonio alla mercé del degrado e di quella deprecabile categoria dei ladri di storia o tombaroli.
Non possiamo farci depredare di questo importante bene e va pertanto avviata sin da subito una nuova fase di interlocuzione serrata per far si che si possa riparare questo smacco, tornando anche a coinvolgere gli archeologi che al recupero di quel bene hanno tanto lavorato.

 




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