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Puglia-Canada, l’asse per il giallo delle gemelline scomparse Passaporti falsi? Da Ottawa: la polizia italiana non ci ha ancora contattati

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Secondo l’edizione onlinedi CBC-Ottawa, notizia risalente peraltro a diverse ore fa, la polizia locale non ha ricevuta ancora richieste di aiuto dalla polizia italiana.

Dopo che la trasmissione “Chi l’ha visto?” di Raitre, nella puntata di ieri sera, ha fatto riemergere clamorosamente il caso di Alessia e Lidia Schepp, le gemelline svizzere scomparse dal 30 gennaio 2011, è anche in Canada che si incentrano le attenzioni, per cercare di risolvere un caso complicatissimo. In Canada ma anche, e soprattutto, in Puglia.

A Cerignola, andando a buttarsi sotto un treno, è infatti morto il padre delle gemelline, Mathias, dopo averle portate via dalla casa svizzera in cui lui non abitava più (separatosi sei mesi addietro dalla compagna). Il collegamento fra uno svizzero e Cerignola, finora, era stato sempre un mistero fitto. Poi, però, la lettera spedita da Bari, e arrivata qualche giorno fa alla redazione di “Chi l’ha visto?”, ha permesso di fare qualche collegamento: in quella missiva, chi l’ha scritta sostiene di avere lavorato in una tipografia, in un paese che da Cerignola dista quaranta chilometri (paese che l’autore della lettera definisce). Nella tipografia si stampavano anche documenti falsi. E furono preparati i passaporti falsi delle due bambine, destinate a viaggiare verso il Canada: sono citate, nella lettera, le città di Ottawa e Lachute, una metropoli e un piccolo centro.

L’autore della missiva parla anche di un traffico di passaporti falsi, che ha in quella tipografia pugliese la sua stamperia. E parla anche di un falso perbenista, manovratore di spostamenti di persone.

Insomma, varie sfaccettature di un giallo.

La polizia italiana, nella fattispecie la squadra mobile di Foggia alla quale i responsabili di “Chi l’ha visto?” hanno consegnato la lettera (forse firmata con uno pseudonimo, sostiene la conduttrice della trasmissione tv) è alle prese di nuovo, da alcuni giorni, con questo caso. Non ha ancora contattato la polizia canadese, stando a quanto riferito dalla stampa di quelle località. Ma la polizia italiana ha, ora, nuovi, molto preoccupanti, elementi per un’ipotesi di traffico di persone con base in Puglia. E però ha anche nuove prospettive di poter trovare vive le due gemelline. Ma dove, e con chi, se sono vive?




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