Di Francesco Santoro:
Indice di contagio a 1,24 in Puglia (peggio hanno fatto Campania, Calabria, Friuli, Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte e Basilicata). È quanto emerge dal monitoraggio settimanale sull’andamento della pandemia elaborato da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità. La situazione, particolarmente complessa, ha spinto in mattinata il presidente della Regione, Michele Emiliano, a ragionare sulla possibilità di adottare ulteriori misure convincendo innanzitutto le imprese a lasciare a casa il maggior numero di dipendenti possibile per ridurre il rischio di infezione sui luoghi di lavoro.
L’indice Rt in Italia resta a 1.16 ma, quanto al tasso di occupazione delle terapie intensive, ben 13 regioni superano la soglia critica. «Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100mila» e «impone il massimo livello di mitigazione possibile- fa sapere l’Iss-. Si osserva un peggioramento anche nel numero di regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica». E «continua ad aumentare il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (54.964 versus 50.256 della settimana precedente)».
In Puglia, secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la percentuale dei ricoveri Covid in terapia intensiva rispetto ai posti letto disponibili è del 38 per cento (ben sette punti percentuali in più nel giro di sette giorni). Mentre il dato relativo alle ospedalizzazioni nella cosiddetta area non critica è passato dal 44 per cento del 17 marzo al 43 per cento del 18 marzo.
