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Taranto, il diciassettesimo non firma Abbate: non sono il pupazzo di Emiliano

taranto facciata comune

In sedici sono andati ad apporre le proprie firme dal notaio. Per sciogliere il consiglio comunale di Taranto ne servono diciassette. Non aveva ancora fatto questa operazione Luigi Abbate che era tra i presentatori della mozione al sindaco Rinaldo Melucci alcune settimane fa. Abbate dunque era ritenuti da tutti un potenziale, pressoché scontato, firmatario per lo scioglimento. Alle sette di sera la clamorosa novità.

Ora, per chi intende sciogliere il consiglio comunale di Taranto, si rende urgente convincere un altro consigliere comunale. Ma davvero nel giro di qualche ora. Altrimenti l’iniziativa sarà fallita.

Abbate, nel comunicato dal titolo “non sono il burattino di Emiliano”, rivendica di avere fatto così scacco matto al presidente della Regione Puglia considerato da Abbate l’orchestratotr con il Pd di questa iniziativa per lo scioglimento.

 

 

 

 




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