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Passaporti falsi in Puglia? Il giallo delle gemelline scomparse Vive e in Canada? Indaga la polizia di Foggia. Il caso riaperto da "Chi l'ha visto?"

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scheppStasera, con la trasmissione “Chi l’ha visto?”, si è riaperto il caso delle gemelline Schepp, scomparse tre anni fa. Diventa un giallo sempre più giallo e ci sono anche inquietanti ipotesi su un traffico di passaporti falsi gestito in Puglia.

Una lettera inviata alla redazione della trasmissione televisiva, scritta da una persona con un italiano approssimativo, si riferisce al lavoro che l’autore della lettera faceva in Puglia: lavorava per una tipografia. E in quella tipografia, dove si stampano (secondo la lettera) anche documenti falsi, ci si occupò dei passaporti falsi per Alessia e Lidia Schepp, le due gemelline scomparse dopo che il padre, Mathias, le aveva portate via dalla loro casa in Svizzera.

Mathias, dopo un giro con le sue bambine tra Svizzera, Francia (anche Corsica) e Italia, si andò a suicidare sotto un treno nella zona di Cerignola.

La tipografia si trova in un centro a quaranta chilometri da Cerignola, è rivelato da “Chi l’ha visto?” i cui redattori hanno consegnato l’altro ieri al capo della squadra mobile di Foggia la lettera, affinché ne sia accertata la veridicità.

Secondo la lettera, Alessia e Lidia non sarebbero morte, come tutti temono da tre anni, ma sarebbero in Canada. E vengono citate due località: la metropoli di Ottawa e una piccola cittadina, Lachet.

A questo punto si potrebbero fare molte ipotesi, non esclusa quella dell’arrivo in Puglia del padre con le bambine, per la questione dei passaporti falsi e poi per consegnare le bimbe a qualcuno (forse un uomo e una donna) prima di andare a uccidersi, non lontano, a Cerignola.

Nella lettera si parla anche di un falso perbenista, in Puglia, che gestisce questo traffico di passaporti falsi, anche per ragazze dell’est e, in genere, per extracomunitari.

Dunque, duplice il fronte che si apre con le rivelazioni (di cui in queste ore viene verficata la atendibilità): se le gemelline siano vive e cosa avvenga in Puglia, se esista il traffico di passaporti falsi e, se sì, gestito da chi.




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