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Il Comune chiede il fido: ventisei milioni di euro In tre anni. Martina Franca: che succede ai conti pubblici?

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Uno del recente passato si dice certo del fatto che non era mai successo prima.

Chissà dunque se vi siano precedenti e probabilmente non ce ne sono. Qualcuno fra chi si occupa di conteggi, di numeri, di bilanci, e ha dato un’occhiata a quello che a fine mese il consiglio comunale di Martina Franca si appresta a valutare, è seriamente preoccupato.

La formuletta è questa: anticipazione di cassa.

Per comprendere tutti meglio di cosa si tratti, descriviamola così: è come se uno andasse in banca a chiedere il fido, per avere liquidità. Quando uno non ha soldi.

Il Comune di Martina Franca, con il bilancio che sta per andare all’esame del consiglio comunale, prevede l’anticipazione di cassa per una cifra molto prossima ai dieci milioni di euro. Motivo: non rientrano in tempo i soldi della tassazione, dobbiamo anticipare e poi recupereremo.

Dunque, facciamo i conti della serva: il Comune di Martina Franca chiede ai contribuenti martinesi quasi 9 milioni 200 mila euro di Tares e in più si fa fare il fido in banca. In totale sono in ballo quasi diciannove milioni di euro. Ma prendiamo per buono che con i primi si chiude il buco del secondo.

Ma, di grazia, se la motivazione vera per il 2013 è quella dell’introito della tassazione in ritardo, perché nel bilancio comunale che si andrà a valutare a fine mese l’anticipazione di cassa, ovvero il fido in banca, è previsto anche per il 2014 e il 2015, e sempre per cifre elevatissime, roba da nove milioni di euro all’anno per i prossimi due anni? Cos’è, al Comune di Martina Franca sono talmente preveggenti che sanno già di incassare in ritardo le tasse che ci saranno fra due anni? Ma va là: di quelle tasse non si conosce ancora manco il nome. Oppure c’è una voragine nei conti pubblici? Oppure cos’altro?

Si intuisce subito che qualcosa non torna. Cosa diavolo sta succedendo con i conti pubblici? Perché questa necessità così impellente, così protratta nel tempo, così importante (nel triennio siamo sui 26 milioni di euro)? Ah, piccolo insignificante particolare: sull’anticipazione di cassa, ovvero sul fido, come tutti sappiamo, si pagano gli interessi. Cioè, il Comune di Martina Franca pagherà gli interessi al tesoriere, una volta che si sarà fatto anticipare i tanti soldi previsti. Indovina un po’di chi sono i soldi degli interessi? Di tutti i cittadini, naturalmente.

Agli amministratori di Martina Franca: dite alla città cosa sta succedendo con i conti pubblici, che dovevate rimettere in ordine (quanta campagna elettorale si è fatta su questo tema) e che invece, con questa storia del fido, sembrano una cosa da allarme rosso.

Agostino Quero

 

LONA


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5 Comments

  1. Per ora preferisco non crederci fino a quando non vedo le carte.
    Altro che allarme rosso questa è alchimia dei “rossi” per la prima volta da soli al potere, e si vede.

  2. Il peccato è sempre quello originale di un geometra messo dal sindaco a fare l’assessore al bilancio, ai tributi e alle finanze: è assai il danno!

  3. Mi permetto di dissentire su chi ha fatto peggio di chi…non ci scordiamo che attualmente la delega all’urbanistica e’ detenuta dal nostro caro sindaco e non so con quale è quanta competenza, ai lavori pubblici? Non erano i rappresentanti delle meritocrazie a sfavore delle partitocrazie?

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