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Martina Franca: stretta sulle affissioni abusive. Finalmente e purché sia concreta Il segretario generale scrive al comandante della polizia municipale

palazzo ducale

Ieri la giunta comunale di Martina Franca ha dato un mandato al segretario generale il quale dal canto suo lo ha colto. Scrive, oggi, al comandante della polizia municipale affinché, anche con un repertorio fotografico, prenda nota delle affissioni abusive e si comporti di conseguenza. Questa è la stretta auspicata in materia, appunto, di affissioni abusive. Con alcune considerazioni: la prima, è grave che il comandante della polizia municipale debba essere sollecitato dal segretario generale. Lui è lì per fare quello, senza necessità di essere sollecitato; la seconda considerazione, l’iniziativa sia concreta e non una perdita di tempo. Ovvero, ci devono essere le conseguenze e non solo le foto. La terza considerazione: come ci si comporta nei confronti di chi fa affissioni abusive e magari prende anche soldi pubblici a sostegno di un’iniziativa o il patrocinio del Comune? Sarebbe il caso di revocare il sostegno economico e la concessione dello stemma della città. Così l’affissione selvaggia (soprattutto facendo mancare i soldi) finirebbe in un battibaleno. D’incanto.

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5 Comments

  1. Concordo pienamente con quello che scrive e le devo riconoscere che tanto ha fatto attraverso questi giornali on line perchè si affrontasse questo tema. Ricordo che rimproverò energicamente un suo collaboratore perchè aveva affisso un voltantino dei tifosi, se non vado errato, mentre non ricordo se già allora si spinse ad auspicare, come è giusto che sia, la revoca del patrocinio o del sostegno ecvonomica del comune nei confronti di chi commetta questa violazione.
    Ho riflettuto sul passaggio in cui sostiene che è grave che il comandante dei vigili debba essere stato sollecitato dal segretario generale per prendere nota delle affissioni abusive e, ricordando la giungla di affissioni abusive lungo le strade principali protrattasi per diversi anni (tanto che alcuni condomini arrivarono a mettere della targhette di divieto di affissione riportanti anche l’articolo del codice penale relativo) sono pervenuto alla conclusione che, all’epoca, non solo è mancata l’iniziativa dell’allora comandante dei vigili ma non c’è stato né il mandato delle giunte comunali in carica al segretario generale né la sollecitazione del segretario al comandante. Quante omissioni. Ma questo era, secondo alcuni il bello di Martina: città senza regole. Il problema è che c’è chi rimpiange quella Martina anarchica.

    1. Grazie per il suo intervento e per le sue parole. Per il passato posso rammentare un episodio: alcune tabelloni pubblicitari dinanzi a un negozio in via Locorotondo vennero fatti smontare perché il comandante della polizia municipale li ritenne in aperta violazione con le norme. Questo e poco altro, per il passato. Adesso ci vuole davvero una svolta. Anche togliendo i soldi dei contributi: è un deterrente più efficace delle stesse multe, che pure, se dovute, andranno fatte. Nell’apostrofare il mio collaboratore non feci riferimento alla necessità di penalizzare i protagonisti delle violazioni con la revoca dei contributi. Non mi venne neanche in mente. E sbagliai. (agostino quero)

  2. La situazione è decisamente migliorata rispetto a qualche anno fa per quanto riguarda i piccoli volantini. Ricordo che, prima di ogni partita della squadra di casa, venivano tappezzate le principali strade della città con volantini dei tifosi che invitavano la città a seguire la squadra di casa ricorrendo a rime a volte patetiche. A seguire, c’erano decine di locandine che promuovevano eventi. I muri delle principali vie erano tappezzati di queste locandine. Quando ho fatto riferimento alla mancata richiesta di penalizzazione non mi riferivo all’episodio del suo collaboratore ma a quello di un evento riconducibile al suo editore dell’epoca che, almeno in quella occasione, non la seguì, sempre che la mia memoria non mi faccia brutti scherzi, in questa sua campagna di sensibilizzazione. I cartelloni della scorsa edizione dell’evento di cui parlava qualche giorno fa risparmiarono davvero pochi pali disponibili

    1. Grazie per il suo intervento. Le foto servono e i verbali pure, ritengo. Chi ottiene contributi pubblici deve vederseli revocare, questa mi sembra comunque la cosa pià concreta. (agostino quero)

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