Di seguito un comunicato diffuso da Uil Taranto:
La UIL di Taranto, attraverso il coordinatore territoriale Gennaro Oliva, esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Vito Penna, operaio di 55 anni, deceduto in seguito a un gravissimo incidente sul lavoro avvenuto ieri sera presso un’autodemolizione a Massafra. Vito è l’ennesimo lavoratore che ha perso la vita mentre svolgeva il proprio mestiere, un uomo che, come tanti, era uscito di casa per adempiere con dignità e fatica ai suoi doveri, senza sapere che non vi avrebbe più fatto ritorno.
Quella che si è consumata è una tragedia che lacera non solo la famiglia e i colleghi della vittima, ma l’intera comunità, colpita ancora una volta da un evento che si poteva e si doveva evitare. In Puglia, fino a oggi 17 giugno, sono già diciannove le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano. Diciannove vite spezzate in poco più di sei mesi, un numero che da solo racconta un’emergenza inaccettabile, ma che purtroppo non scuote ancora abbastanza le coscienze.
Come UIL ribadiamo che non si tratta mai solo di numeri. Ogni lavoratore che muore è una storia che si interrompe, è un vuoto lasciato in una famiglia, in un luogo di lavoro, in una comunità. Vogliamo dirlo con forza: queste morti non sono inevitabili, non sono il prezzo da pagare per produrre, per crescere, per competere. Sono il risultato di ritardi, di mancanze, di una cultura che ancora fatica a considerare la sicurezza un valore assoluto, e non un costo da contenere.
E come proposto durante il 1°maggio dal segretario nazionale UIL Pierpaolo Bombardieri: “Le famiglie delle vittime per incidenti sul lavoro siano trattate allo stesso modo delle famiglie che hanno subito vittime per mano della mafia, abbiano lo stesso sostegno”.
Per questo la UIL continua a portare avanti con determinazione la campagna nazionale “Zero morti sul lavoro”, perché crediamo che il lavoro debba essere prima di tutto un luogo sicuro, dove la vita non venga mai messa a rischio. Zero morti non è uno slogan, è un obiettivo concreto, una battaglia di civiltà che ci riguarda tutti.
Alla famiglia di Vito Penna, ai suoi colleghi, a chi oggi soffre per questa perdita, va la nostra più profonda vicinanza. A loro diciamo che non li lasceremo soli, e che continueremo a batterci affinché tragedie come questa non si ripetano mai più.