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Strada statale 172 Martina Franca-Locorotondo sequestrata e chiusa, “risolvere tutto prima dell’estate” Consigliere regionale Perrini: poi sarà il momento dell'attribuzione delle responsabilità, anche quelle politiche "che hanno un nome, un cognome ed un colore ben preciso". Movimento Idealista: neanche stavolta sindaco e assessore si sono scusati con i cittadini

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Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia:

La emeregenza depuratore di Martina Franca e il conseguente sequestro di un tratto della SS. 172, che ha tagliato in due la Valle d’Itria, causando gravissimi disagi alle popolazioni, richiede oggi un impegno di tutti per ripristinare al più presto la normalità. Poi verrà il tempo della individuazione delle responsabilità, che non sono solo di natura penale, per le quali sarà la magistratura a decidere, ma soprattutto quelle politiche che hanno un nome, un cognome ed un colore ben preciso. Ma non è questo il tempo delle polemiche. Ieri, a margine del vertice che si è tenuto a Bari, ho voluto incontrare sia il presidente Emiliano sia l’assessore ai trasporti Giannini. Da entrambi ho ricavato la volontà di mettere in campo tutte le risorse possibili per accelerare i tempi per il ritorno alla normalità che, purtroppo, non sono bevissimi. L’auspicio è che tutto possa risolversi prima dell’estate. Per questo tutti siamo chiamati a lavorare per rimuovere ogni possibile ostacolo.

Di seguito un comunicato diffuso dal movimento politico Idealista di Martina Franca:

Il nostro senso di responsabilità nei confronti dell’intera città ci porta a chiedere con forza, sostenendo qualsiasi iniziativa in atto, che sia l’ANAS che l’AQP trovino soluzioni veloci per risolvere questo enorme problema che sta creando disagi di traffico e viabilità, sicurezza e sopratutto economici con difficoltà nelle comunicazioni nelle due direttrici.

 

Interrompere il collegamento che lega lo Ionio all’Adriatico sta piegando la nostra valle, mettendo anche in cattiva luce l’immagine della nostra amata città. Però non possiamo tacere che se i due Enti in questione sono per nulla funzionanti è dato dal fatto che chi deve vigilare, in questo caso la Regione Puglia, governata dalla sinistra da tre legislature, ha omesso tutto questo calpestando ancora una volta il Comune più grande, dopo il capoluogo, della provincia di Taranto.

Abbiamo assistito in questi anni solo a tanti spot elettorali da parte del Consigliere Regionale Pentassuglia, il quale si è sempre elevato a rappresentate unico del nostro comune in regione Puglia e sulla SS 172 ha costruito ben tre campagne elettorali. Questo purtroppo è il risultato. Neanche avere un’amministrazione di sinistra a governo della città è stato d’aiuto a far convergere attenzioni su questa questione in questi ultimi anni. Le denunce sono state sempre sottovalutate o per nulla considerate.

 

Neanche in questo caso il sindaco Ancona, che rimane il responsabile massimo per la sanità e la sicurezza del comune, e il suo assessore Coletta che ha competenze in materia ambientale, hanno avuto parole di scuse per i cittadini. L’assessore Coletta si è trincerato in un silenzio assordante, da lui non abbiamo ascoltato alcun pensiero sull’accaduto.

 

Come non possiamo tacere sulla circostanza che quando la politica è fallimentare, in questo caso la politica di sinistra, arriva la magistratura, alla quale va il nostro grazie, sostituendola nell’adozione di provvedimenti – certo impopolari – ma che diventano necessari per garantire la sicurezza e per rappresentare uno stimolo verso una soluzione definitiva della spinosa questione. Al tempo stesso, però, è necessario ed evidente che la soluzione del sequestro con facoltà d’uso del depuratore e quello della SS 172 non possono e non devono prolungarsi nel tempo. Serve una soluzione definitiva nell’immediato.

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