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Sequestrati nella Bat opifici e oltre centomila capi di abbigliamento ritenuti contraffatti Guardia di finanza

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Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:

Prosegue incessante l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani che, nel
quadro del costante controllo economico del territorio, hanno intensificato il presidio a contrasto della
contraffazione di marchi industriali e brevetti.
In particolare, i militari del Gruppo di Barletta, nell’ambito di una complessa indagine di polizia giudiziaria,
sviluppata attraverso una attenta attività info – investigativa orientata specificamente al contrasto della
contraffazione commerciale, hanno individuato e sottoposto a sequestro penale oltre 100.000 capi di
abbigliamento e/o articoli di vestiario contraffatti con la riproduzione non autorizzata di numerosi noti brand,
quali “Emporio Armani”, “Calvin Klein”, “Tommy Hilfiger”, “Museum”, “K-Way”, “North Face”, “Colmar”
“Murphy e Nye”, “Icon”.
Sono stati sequestrati altresì gli stabilimenti, tutti localizzati nella provincia di Barletta Andria Trani, nonché i
macchinari utilizzati per la lavorazione della merce.
In tutti gli stabilimenti sono stati inoltre rivenuti, all’atto dell’accesso da parte dei finanzieri, lavoratori irregolari
o sconosciuti al fisco, intenti alla produzione ed assemblaggio dei capi di abbigliamento contraffatti, alcuni dei
quali impiegati in condizioni igieniche precarie e/o in luoghi privi di qualsiasi attenzione alle norme sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro, con l’effetto di creare una concorrenza sleale a discapito delle imprese che
operano nel rispetto della legalità, sostenendone i costi.
L’attività sviluppata dalle Fiamme Gialle scaturisce dall’esecuzione di appostamenti e specifici controlli, anche
attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, nei confronti di soggetti con precedenti giudiziari
specifici nel settore investigato, nonché presso esercizi commerciali di Barletta in cui erano messi in vendita i
capi di abbigliamento contraffatti.
Sulla base degli accertamenti e dei riscontri eseguiti dai militari è stata ricostruita, anche attraverso l’esame della
documentazione contabile, l’articolata filiera del falso ed individuati i principali punti di stoccaggio ma,
soprattutto, gli stabilimenti dove venivano realizzati e confezionati i capi di abbigliamento finiti, destinati alla
vendita.
All’esito di tale attività repressiva sono stati contestati, nei confronti di 8 soggetti, le ipotesi di reato
dell’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, la fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e la ricettazione.
Al termine dell’iter penale, una volta disposta la confisca dei prodotti falsi, i capi privi di qualsivoglia marchio
identificativo verrà valutata la possibilità della consegna alla Caritas Barlettana, per la giusta destinazione alle
famiglie più bisognose.
L’articolata attività di polizia giudiziaria eseguita dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura
della Repubblica, conferma l’azione del Corpo a tutela del mercato dalla perniciosa diffusione di prodotti
contraffatti, spesso non conformi agli standard di sicurezza nazionali ed europei, le cui conseguenze comportano
l’alimentazione dei circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale e del riciclaggio, danneggiando le
imprese oneste ed esponendo a rischio la sicurezza e la salute degli utenti finali.
È necessario ricordare che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che la
responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile
di condanna.


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