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Poliziotto pugliese diviso fra Scajola e Gomorra Cosimo Campagna, 57 anni, di San Pancrazio Salentino, in servizio alla Camera dei deputati: è ai domiciliari, fra i 18 arrestati per presunte infiltrazioni camorristiche in Toscana e la latitanza di Matacena

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Due poliziotti, il napoletano Franco Caputo di 56 anni e il pugliese Cosimo Campagna, cinquantasettenne di San Pancrazio Salentino, sono fra i 18 arrestati (13 in carcere, gli altri ai domiciliari) su disposizione della direzione distrettuale antimafia, per presunte infiltrazioni camorristiche in Toscama. I due poliziotti sono ai domiciliari. Si presume, nell’inchiesta, che alcune persone fossero legate al clan dei casalesi.

In particolare, i due poliziotti sono in servizio alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Camera dei deputati. Si ipotizza che ai casalesi, i due uomini delle forze dell’ordine mettessero a disposizione anche informazioni della banca dati della Camera, in particolare le intercettazioni telefoniche riguardanti i boss della camorra Schiavone e Russo e affiliati ai loro clan. Stando a indiscrezioni, la loro posizione sarebbe anche legata al caso Scajola-Matacena, per avere (si presume) favorito la latitanza dell’ex deputato calabrese e avere (si presume) fornito informazioni riservate all’ex ministro in maniera illegale.




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