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Martina Franca: “La ricchezza del Niente. Per una liederistica della modernità”, domani Fondazione Paolo Grassi

FPG 24018 Concerto La ricchezza del niente LOCANDINA

Di seguito un comunicato diffuso dalla fondazione Paolo Grassi:

Mercoledì 17 aprile alle ore 19.00 nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi in programma uno speciale concerto dal titolo “La ricchezza del Niente. Per una liederistica della modernità”, dedicato a due cicli di Lieder di Riccardo Panfili, compositore in residence dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” per il triennio 2022-2024.

due cicli di Lieder in prima esecuzione assoluta, “La ricchezza del Niente” per baritono e pianoforte e “La nottola di Minerva” per soprano e pianoforte, sono ispirati alle omonime raccolte poetiche di Raffaele Carrieri e di Carlo Betocchi – premiati al Premio Martina Franca di Poesia rispettivamente nel 1981 e 1980 – e sono stati commissionati dalla Fondazione Paolo Grassi appositamente per le voci degli allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”.

A dare voce ai lieder di Panfili saranno i soprani Irina Bogdanova e Rocío Faus e i baritoni Matteo Mancini e Oleksandr Ilvakhin, allievi dell’Accademia del Belcanto nel 2022. Al pianoforte Liubov Gromoglasova, pianista in residence della Fondazione.

Il concerto è organizzato dal Centro Artistico Musicale “Paolo Grassi” in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi.

Ingresso a pagamento. Biglietto unico € 5,00 (+10% di prevendita) disponibile su VivaTicket.

Link: https://www.vivaticket.com/it/ticket/la-ricchezza-del-niente-per-una-liederistica-della-modernita/233493

È consigliata la prenotazione.

INTRODUZIONE ALLE DUE RACCOLTE DI LIEDER

Il primo anno di residenza come compositore alla Fondazione Grassi di Martina Franca, prevedeva la scrittura di due raccolte liederistiche. La scelta dei testi è caduta sui poeti premiati al Premio Letterario Martina Franca, fondato dallo stesso Paolo Grassi negli anni ’70, premio letterario in cui è stato premiato il fiore della poesia italiana del Novecento, con poeti quali Luzi, Betocchi, Carrieri, Bertolucci, Fortini etc.

La scelta, di fronte a tale florilegio dei più grandi poeti della modernità italiana, si è orientata sulla raccolta La ricchezza del Niente di Raffaele Carrieri premiata nel 1981, nell’edizione del premio dedicata alla memoria di Paolo Grassi, venuto a mancare l’anno precedente, e la raccolta Poesie del Sabato di Carlo Betocchi, premiato nell’edizione del 1980.

Si tratta di due raccolte poetiche accomunate da una musicalità intrinseca, poesie che sono già innervate di musica (parliamo di due raccolte tarde, scritte nell’ultimo periodo della vita dei due poeti, nel pieno del loro magistero formale ed espressivo).

Due tipi di musicalità, però, completamente diversi, se non complementari: viscerale, magmatica quella di Carrieri, in cui i fatti della vita quotidiana irrompono nel verso in tutta la loro incandescenza (Carrieri visse una vita avventurosissima, da Viandante della modernità); invece quella dell’ultimo Betocchi intessuta di una musicalità sommessa, calibrata al millimetro.

La prima raccolta liederistica, La ricchezza del Niente, è scritta per baritono e pianoforte e consta di sei Lieder, mentre quella tratta da Betocchi, dal titolo vagamente hegeliano La nottola di Minerva, è scritta per soprano e pianoforte e consiste in quattro Lieder.

[Riccardo Panfili]

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