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#WeekHero – Guruji L’eroe della settimana\Ogni sabato alla ricerca di un eroe che ci ricordi che a volte un atto eroico consiste semplicemente in un cambio di prospettiva

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Di Angela Maria Centrone:

Questa settimana è stata densa di avvenimenti, dalla tragedia di Corinaldo all’attentato di Strasburgo, in cui ha perso la vita un giovane connazionale. Ma di questi fatti potrete leggere ovunque. Non tutti sanno, però che in questi giorni a Pune in India, si è celebrato il centenario della nascita di B.K.S. Iyengar, per i suoi allievi Guruji, vera e propria istituzione mondiale dello Yoga.

Bellur Krishnamachar Sundararaja Iyengar nacque appunto il 14 dicembre del 1918 a Belur, una città a sud dell’India, e per oltre 70 anni si è dedicato all’insegnamento dello Yoga, fin quasi alla sua morte, avvenuta nell’agosto del 2014, quando aveva 95 anni. Era la fine degli anni ’40 quando Iyengar portò la pratica dello Yoga in Occidente e da allora il suo metodo, basato sull’utilizzo di ingegnosi supporti, è diventato uno dei più seguiti in tutto il mondo. La sua più grande opera, oltre ad aver insegnato a migliaia di persone, è sicuramente il manuale “Light on Yoga” (in italiano “Teoria e Pratica dello Yoga”), pubblicato per la prima volta nel 1965 e considerato la Bibbia dello Yoga moderno. Nel libro Iyengar descrive, racconta e analizza più di duecento asana (posizioni) corredandole di spiegazioni e foto che lo ritraggono nelle varie esecuzioni. Lo Yoga “predicato” da Iyengar è per tutti, si basa sulla pazienza e la disciplina, il lavoro e la costanza, laddove gli unici limiti sono solo quelli imposti dalla nostra volontà. Per questo Iyengar si è prodigato a studiare gli effetti dello Yoga come terapia e tuttora, a Pune, nel centro dedicato a sua moglie, il Ramamani Iyengar Memorial Yoga Institute, dove i suoi figli  Geeta e Prashant insegnano, esiste una sezione che studia e si occupa proprio dei benefici della pratica sull’organismo. Iyengar ha scritto anche altri testi che riguardano il Pranayama e Yoga Sutra, ma “L’albero dello Yoga” è sicuramente quello che anche i profani potrebbero apprezzare. In questo libro Iyengar spiega come lo yoga non sia soltanto qualcosa relativo al fisico, alla postura, ma è strettamente correlato alla mente e allo spirito. Noi siamo il frutto di un tutto che come un albero affonda in radici profonde, attraverso le quali si nutre, si erge su per il tronco fino a giungere ai rami e le foglie. Modificare il nostro corpo è strettamente correlato al cambiamento nella nostra testa. E – per ricollegarci alle vicende tragiche di questi giorni – con questi nuovi occhi, forse, potremmo ricominciare a parlare anche di tutto il resto.

“Perché pensate alla violenza del mondo? Perché non pensate alla violenza che è in voi? Tutti noi dobbiamo fare molto esercizio. perché senza disciplina non possiamo divenire liberi, né può esistere libertà nel mondo senza disciplina.” (B.K.S. Iyengar, L’albero dello Yoga)

Per saperne di più www.iyengaryoga.it




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