Il valore delle azioni è stato fissato, da Veneto Banca che è l’istituto di riferimento, a 7 euro e trenta centesimi. In primavera il valore di quelle stesse azioni era di 39 euro e mezzo. Cioè, il valore attuale è inferiore di circa l’81 per cento rispetto a otto mesi fa. La cosa allarma moltissimo, per la situazione di Bancapulia: secondo il movimento dei consumatori c’è un rischio enorme per tremila risparmiatori circa. Si ipotizza anche chi possa perdere fino a trecentomila euro. Presentato un esposto alla magistratura, la questione si prospetta un caso penale e della giustizia civile, con l’istituto pugliese coinvolto e risparmatori soprattutto delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, nell’ambito della vicenda di Veneto banca da più parti definita (come descritto da Repubblica) una sorta di Lehmann brothers italiana.