Programmato da settimane, il confronto in corso stamattina ha assunto un significato specifico legato alla situazione complicatissima di queste ore. Parlamentari eletti nel territorio e sindacalisti dibattono, nella sede della Camera di commercio di Taranto, su come fronteggiare un’emergenza gravissima, legata alla sospensione da oggi, decisa da Acciaierie d’Italia, nei confronti di 145 aziende dell’appalto del siderurgico tarantino. Di queste, 43 imprese sono di Taranto. La questione riguarda migliaia di lavoratori: secondo alcune stime, circa duemila ma c’è chi si spinge a stimare in oltre quattromila persone quelle che da oggi devono fermarsi. “La situazione può deflagrare” rileva Davide Aperti, Uilm.
Alle 13,30 vertice nella sede di Confindustria Taranto per esaminare la difficilissima situazione.
Una richiesta di incontro urgente è stata chiesta dai vertici nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil ai ministri di Imprese, Lavoro e Ambiente e Sicurezza energetica nonché al presidente di Invitalia.
La città non può, non vuole e non rimane ferma, di fronte a quella che è stata definita una bomba sociale ad orologeria. Anche la comunicazione è in prima linea nell’esame della situazione e, ad esempio, radiovera.org realizzerà una trasmissione in diretta alle 19,30. “Diretta facebook e diretta su radiovera.org: ascolteremo tutte le sigle sindacali, onorevoli locali e consiglieri comunali, associazioni e cittadini. Saremo tanti, quasi tutti di fronte all’ennesimo punto di non ritorno della fabbrica ex Ilva. Per intervenire in diretta messaggi whatsapp solo testo al 3770847447. Questa è Radio Vera, la voce della città” dice il curatore Luciano Manna.