Secondo l’accusa l’uomo, 57enne di Martina Franca, teneva segregata in casa la compagna originaria di Taranto. Perfino dei pezzi di carta infilati nelle fessure delle finestre per capire se la donna le avesse aperte in sua assenza. Oppure altre gravi vessazioni e violenze fisiche. Tutto ciò secondo la contestazione.
Il tribunale di Taranto in composizione collegiale presieduta dalla giudice Loredana Galasso ha condannato in primo grado l’uomo a sei anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali, condannandolo inoltre all’interdizione perpetua dal pubblici uffici per la stessa durata della pena principale.
Ha condannato l’imputato anche a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di cinquemilaeeuro alla donna costituita parte civile e difesa e rappresenta dall’avvocato Guglielmo Boccia. Il pubblico ministero aveva chiesto la reclusione a cinque anni di reclusione. I reati contestati all’imputato: dalle lesioni alle ingiurie e minacce di morte alle lesioni personali agli atti vessatori meglio conosciuti come stalking e infine diffusione illecita di materiale sessuale.