
Alle 10 meno dieci minuti è stata ammainata la bandiera del presidente. Dunque, Giorgio Napolitano lascia ila presidenza.
Giorgio Napolitano si è dimesso. Com’era previsto da settimane, ha firmato oggialle 10,35 i quattro documenti che formalizzano le dimissioni annunciate al Paese nel discorso di fine anno. Qursto il comunicato ufficiale della presidenza della Repubblica: “Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato questa mattina, alle ore 10.35, l’atto di dimissioni dalla carica. Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, sta provvedendo a darne ufficiale comunicazione ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e al Presidente del Consiglio dei Ministri”.
I documenti: il primo, un paio di righe, rappresenta proprio le dimissioni, immediatamente efficaci e irrevocabili. Il secondo e il terzo vanno ai presidenti delle Camere. Il quarto al presidente del Consiglio.
Quindi il segretario della presidenza della Repubblica, Donato Marra, si mette in macchina, va a fare il giro delle suddette presidenze e consegna, per le vie brevi, le dimissioni del capo dello Stato. La procedura si completa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, su incarico del governo, delle dimissioni.
Ora l’Italia è senza presidente della Repubblica e le funzioni di capo dello Stato vengono svolte dal presidente del Senato, Pietro Grasso (e al Senato in questo periodo, presiederà Valeria Fedeli, vicepresidente più suffragata) a palazzo Giustiniani, sala della Costituzione. In questo periodo la presidenza della Repubblica italiana è lì.


Presidente emerito, appunto. Per Giorgio Napolitano, l’ufficio a palazzo Giustiniani che fu di Oscar Luigi Scalfaro. E da presidente emerito, dunque senatore a vita, Giorgio Napolitano andrà anche a eleggere il suo successore. In pole position c’è Valter Veltroni.
Dal piccolo di questa realtà, grazie di tutto presidente.






