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Martina Franca: il caos Tares, ancora errori e un esempio non seguito Ecco come fa un sindaco: quello di Torino

tares 2013

Ieri è stata una giornata da tregenda, a Martina Franca, all’ufficio Soget. Tanta gente, arrabbiatissima, perché in queste ore riceve le comunicazioni di pagamento alle quali bisogna adempiere entro lunedì. E quelle comunicazioni, inviate a causa di una decisione tardiva, non sono neanche arrivate tutte.

Il Comune di Martina Franca non ha fatto nulla per scusarsi con la città, dopo questa gestione assurda della vicenda Tares, dai conti sballati in poi.

Come fa un sindaco? Siamo andati a vedere come fa il sindaco numero uno d’Italia, ovvero il presidente dell’associazione nazionale Comuni d’Italia, Anci. Si tratta di Piero Fassino, sindaco di Torino.

Il Comune di Torino ha comunicato ai cittadini-contribuenti, in merito alla Tares, le disposizioni relative al pagamento entro il 16 dicembre. Poi, nella comunicazione, c’è scritto, fra l’altro. la Città di Torino si scusa per il disagio ecc.

E ancora: una rassicurazione ai cittadini, non ci saranno aggravi di costi per i contribuenti, in caso di ritardi, perché la situazione è caotica in senso generale.

Dunque, il sindaco numero uno d’Italia, non un Franco Ancona qualsiasi, si scusa con la città per il disagio e rassicura i suoi concittadini.

Vediamo cosa hanno fatto a Martina Franca. Nel sito internet istituzionale del Comune di Martina Franca si trova, alla voce Tares, un link con un avviso pubblico, messo in tutta fretta un paio di giorni fa, giusto per cambiare in corsa la situazione. Un avviso pubblico che non contiene nessun messaggio rassicurante per la cittadinanza, non contiene alcun comunicato di scuse per i disagi e, attenzione, non contiene neanche la data di pubblicazione. Eppure la data di pubblicazione è elemento essenziale, almeno in riferimento alla prima rata, previsto dalla legge in materia di Tares. Insomma, la solita soluzione pasticciata del Comune di Martina Franca.

E non è finita qui: quelli del Comune di Martina Franca, tramite la Soget, inviando la comunicazione di pagamento ai contribuenti martinesi fanno riferimento alla risoluzione ministeriale 9. Però poi il ministero, il 2 dicembre scorso, ha fatto pure la risoluzione ministeriale 10. E lì c’è scritto che il modello F24 da inviare ai contribuenti, da parte dei Comuni, per i pagamenti, deve contenere indicazioni separate per la maggiorazione (cioè gli 0,30 euro al metro quadrato che vanno allo Stato) e il conguaglio. E c’è scritto, nella risoluzione 10, che la scadenza del pagamento non può andare oltre il 16 dicembre, comunque. Ovvero: con la risoluzione ministeriale 10 si capisce che entro lunedì andrebbe chiesto ai contribuenti anche il conguaglio. Il Comune di Martina Franca non lo ha fatto. La mazzata finale se l’è tenuta in serbo per febbraio 2014. Ma, stando al ministero, va fatto tutto entro lunedì.

Il Comune in cui c’è il sindaco numero uno d’Italia, Torino, ha operato per fare tutto entro il 16 dicembre. Ma naturalmente noi che siamo già cervelloni di nostro, noi di palazzo ducale di Martina Franca, mica possiamo copiare il numero uno. Ci siamo già noi di palazzo ducale, e noi veniamo prima del numero uno.

Dunque, vediamo un po’cosa viene prima di uno…

Di seguito il link per accedere alla sezione Tares del sito internet istituzionale del Comune di Torino. Per chi ha voglia di imparare come si fanno le cose.

http://www.comune.torino.it/tasse/tares/

I più attenti avranno notato che da oggi non poniamo più al sindaco di Martina Franca la domanda sul conto Tares. Dopo cinquanta giorni rimane il contatore, a evidenziare il silenzio del sindaco sulla vicenda che riguarda nove milioni 168 mila 405 euro e 72 centesimi dei cittadini di Martina Franca.

Agostino Quero

LONA


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5 Comments

  1. Giusto per aggiungere caos al caos…
    La risoluzione 9 concede la possibilità ai Comuni di differire la rata di conguaglio Tares al 2014 (quindi questo si può fare).
    La risoluzione 10 chiarisce che invece la maggiorazione standard che va allo stato va pagata entro il 16 dicembre.
    La risoluzione 10 emessa il 2 dicembre quindi è stata emessa perchè evidentemente qualche confusione si era generata in seguito a richieste di chiarimenti giunte al ministero.
    A prescindere dai locali contrasti personali la confusione è totale, tant’è che queste cartelle con l’F24 per la maggiorazione standard sono arrivate da pochissimi giorni un po a tutti gli italiani da Torino fino alla vicina Locorotondo.
    Un articolo di questi ultimi giorni sul Sole 24 ore parla anche del totale caos generato dall’Imu sulle seconde case, sulle centinaia di migliaia di possibili variabili e sopratutto sul caos della mini Imu che interesserà 10.000.000 di italiani.
    Ci conviene allargare la visione in un contesto più ampio e trarre più giuste conclusioni.

    1. Grazie per il suo intervento. Il suo ragionamento filerebbe alla perfezione se non fosse che il Comune di Martina Franca aveva già sbagliato la scadenza, fissandola al 31 dicembre e non poteva. La cosa venne fatta notare da qui. E, come di consueto, qui si è rimasti inascoltati. Adesso il Comune di tenga tutte le conseguenze del suo attegiamento di impreparazione, arroganza, errori. Altro che questioni personali. Qua ci sono le questioni di cinquantamila persone, gestite in un modo assurdo e inaccettabile dalla filiera amministrativa-tecnica del Comune di Martina Franca. E senza neanche chiedere scusa per quello che è stato combinato. Lei non difenda l’indifendibile, si fidi. (agostino quero)

  2. Direttore, scusi ma di cosa si sta meravigliando. Quello in atto, io lo avevo previsto, però bisognava attendere il normale corso dei fatti. Quello che si semina (se vogliamo usare tale termine) si raccoglie. Mi hanno riferito che c’è il segretario generale, ora in pensione, che ha voluto a tutti i costi l’attuale dirigente al settore finanze, che si lamenta che i figli, pare comodatari di un immobile di sua proprietà (del segretario o della moglie), devono versare l’IMU perchè non è stata prevista, per tali casi, l’esenzione come avveniva per l’ICI. Altri comuni vicini l’esenzione l’hanno prevista. Però il segretario dispone delle risorse per pagare l’IMU in questione e si lamenta. Immaginate un po’ chi risorse ne ha poche o non ne ha. Lei, direttore, che ne dice, si lamenta? Forse il segretario, essendo fuoriuscito dall’ambiente comunale comincia a comprendere, da normale cittadino, quali sono i reali problemi. Forse!!!

  3. 16 dicembre:
    oltre alla scadenza TARES c’è anche la scadenza IMU e la scadenza IVA…povera Italia con questa sinistra al governo del Paese e delle città!

  4. Paolo, non dimenticare che entro il 31 gennaio si dovrà pagare anche l ICP e la TOSAP già aumentate nei primi 2 mesi di vita dell amministrazione Ancona.Poveri commercianti martinesi, riusciranno a pagare anche gli stipendi dei dipendenti?

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