
Vitantonio Caliandro ha chiesto a Giorgio Assennato, con quella lettera, un incontro, per elaborare uno studio affinché si capisca il motivo di quello ritenuto da Caliandro, l’eccessivo numero di casi di tumore a Villa Castelli. Il sindaco teme che ci siano fattori inquinanti a rendere anormale la situazione e rammenta, Caliandro, che Villa Castelli, nel brindisino, si trova proprio al confine con la provincia di Taranto (confina con Martina Franca e Grottaglie, ad esempio). A metà strada fra l’Ilva e la centrale Enel di Cerano, insomma. Non esclude, il sindaco, neppure che nelle zone boschive di Villa Castelli, qualcuno abbia interrato rifiuti tossici. Il quadro, dunque, è a tinte decisamente fosche. E lo ha tracciato un sindaco.






