
La denuncia, lanciata dalla giornalista salentina Lara Napoli, corre sul web e suscita indignazione. Sul cartello stradale c’è scritto, infatti che Peppino Impastato morì nel 1988 e che fu “vittima delle organizzazioni criminali”, non semplicemente della mafia, così come invece fu sancito dal processo a Gaetano Badalamenti, boss di Cosa Nostra di Cinisi condannato all’ergastolo per essere stato il mandante dell’omicidio.
Nel tam tam di Facebook anche il commento indignato di un parente di Antonio Montinaro, uno degli uomini della scorta di Falcone, morto nella strage di Capaci. (leccesette.it)









