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Giorno del ricordo: sabato ad Altamura la deposizione di fiori Campo 65

CAMPO 65 ALTAMURA

Di Nino Sangerardi:

Sabato 10 febbraio 2024, soci dell’Associazione nazionale CulturaIdentità e della Società Studi Fiumani di Altamura, hanno deposto fiori all’esterno del Campo Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (cosiddetto Campo 65) situato nel territorio di Altamura, in memoria dei Martiri delle foibe e per ricordare l’esodo forzato degli italiani.

E’ stata celebrata la Santa Messa nella Cattedrale di Altamura a suffragio degli infoibati e degli esuli.

Con la Legge n. 92 del 30 marzo 2004 il Parlamento italiano ha istituito il 10 Febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe: dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra (dall’armistizio dell’08.09.1943 al 10.02.1947 e dopo) e della più complessa vicenda del confine orientale.

Sono previste, per Legge, iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado ed è altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.

L’occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia, Istria (primavera del 1945), fu causa non solo del fenomeno delle foibe (cavità carsiche profonde dai 15 mt ad oltre 100 mt), ove furono gettati vivi dai partigiani comunisti slavi del Maresciallo Tito, dopo torture, decine di migliaia di uomini, donne, giovani e bambini innocenti, la cui unica colpa era quella di essere nati italiani, ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inerme. In Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione comunista jugoslava costrinse 300.000 persone ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e poter mantenere la propria identità italiana.

Nel febbraio 2006 a Roma presso il Quirinale, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi consegnò una medaglia d’oro al valor civile alla memoria di Norma  Cossetto, studentessa di 23 anni, sequestrata, seviziata, violentata e gettata viva in una foiba dai partigiani comunisti titini nell’ottobre del 1943 (Ciampi, nella motivazione, esaltò “il coraggio e l’amor patrio”); in quell’occasione il Presidente Ciampi consegnò anche una ventina di riconoscimenti ad altri parenti di vittime delle foibe.

“Diamo atto che da alcuni anni—rileva Carlo Moramarco referente territoriale dell’Associazione CulturaIdentità– su nostro invito l’Amministrazione comunale di Altamura fa affiggere un manifesto in occasione del “Giorno del Ricordo”, ma chiediamo alla stessa Amministrazione comunale, quali iniziative intende predisporre per ricordare degnamente i Martiri delle foibe e il dramma dell’esodo.

Riteniamo essenziale che il Comune di Altamura, proprietario di uno dei 109 Campi Esuli esistenti in Italia, in cui arrivarono parte dei 300.000 esuli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia, costretti a lasciare le terre natie dopo la seconda guerra mondiale, manifesti la sua attiva partecipazione a tale ricorrenza al fine di contrastare qualsiasi forma di negazionismo e revisionismo. Pertanto, abbiamo proposto, tra le varie iniziative, di illuminare Palazzo di Città con i colori della Bandiera Nazionale e di intitolare una panchina esistente in Piazza Zanardelli o su Corso Federico II di Svevia (vicino alla Chiesa di San Biagio) a memoria di Norma  Cossetto”.

 

 




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