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Gioacchino Prisciandaro, “il bomber dei poveri”: un libro per aiutare i calciatori in erba A Martina Franca la prima delle presentazioni. Il volume, scritto da Mimmo Giotta, racconta le vicende di un giocatore particolarissimo e prolifico come pochi, uomo di grande temperamento e di grande senso dell'amicizia

gioacchino prisciandaro il bomber dei poveri

Perché uno scrive un libro su Gioacchino Prisciandaro?

Di più: perché un giornalista di lungo corso, che tratta la politica e l’economia, sceglie di raccontare le vicende di un calciatore della provincia? Mimmo Giotta risponde: perché Prisciandaro vuole una struttura adeguata, anche sostenibile sul piano economico, per far fare calcio ai bambini.

Ma pensa, un così possente centravanti, così massiccio e così poco “delicato” in campo, ha una sensibilità di questo genere. Ed è un calciatore di princìpi, apertamente contro il calcioscommesse.

Ed è, o meglio è stato, un calciatore che ha avuto un rapporto con il gol assolutamente strettissimo. Un esempio per tutti: nell’anno della storica promozione del Martina dalla serie D alla C, furono 22 gol in 24 partite. In circa cinque lustri di carriera, una ventina di squadre. Non solo pugliesi. Anche la Cremonese in serie B. Anche l’Avellino. Ma è in Puglia che ha fatto sfracelli, a Martina Franca soprattutto. Nella cittadina della valle d’Itria era anche spuntata, in un periodo elettorale, la scritta su un muro “Prisciandaro sindaco”. Per dire del suo rapporto con la comunità, non solo fatto di maglia numero 9 e pallone. Fatto di amicizie, di parlare con la gente, di calarsi nella comunità. Ed è successo a Martina Franca come ad Aosta (ma lì troppo freddo), a Potenza come a Rutigliano o a Cremona e via discorrendo. Dove i rapporti con gli allenatori non sempre erano idilliaci (Eziolino Capuano si è ritrovato sull’attaccapanni, per esempio).

Ecco, tutto ciò si trova nel libro “Il bomber dei poveri” edito da Adda. Proventi a favore della realizzazione di una iniziativa o, chissà, di una struttura, per i bambini e il calcio, a Casamassima dove Prisciandaro adesso gestisce un impianto di distribuzione dei carburanti e lavora dall’alba alla notte, trovando anche il tempo di fare il tecnico-educatore dei piccoli calciatori.

Ma una squadra, una prima squadra, quando si accorge di lui?

Ieri, la prima delle presentazioni del libro. Manco a dirlo, è avvenuta a Martina Franca dove Gioacchino Prisciandaro, a quasi vent’anni da quella promozione storica, non è dimenticato. Anzi: è sempre una specie di idolo per gli sportivi che cercano un riferimento, in un periodo buio per lo sport locale.

Dalle 22 la manifestazione per la presentazione del libro sarà diffusa online da Martina channel.

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