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Bari: le esperienze di sei ragazzi in un mondo non inclusivo Redentore, progetto Fare

bari panorama

Di Anna Lodeserto:

Sei ragazzi, grazie ad un laboratorio di teatro, racconteranno le esperienze personali in un mondo non inclusivo. L’appuntamento è oggi, mercoledì 10 novembre, alle ore 18.30 presso l’Istituto Salesiano Redentore di Bari.

I protagonisti saranno, appunto, sei ragazzi che con lucidità e coraggio hanno cercato dentro sé stessi le storie da raccontare, da riscrivere per ribaltare il destino e per aprire le porte ad un nuovo e più colorato futuro.

L’iniziativa fa parte del progetto FARE – Futuro d’autore nato per contrastare la povertà educativa dei ragazzi, ed è finanziato da Impresa sociale con i bambini e coordinato dall’Istituto Salesiano Redentore di Bari, Bitonto, Giovinazzo e Molfetta.

La strategia si fonda sull’azione tra pari, finalizzata al supporto ed all’aiuto rivolto ai ragazzi affinché non cadano vittime di trappole ma, anzi, siano in grado di percorrere strade diverse da quelle dei ghetti che li hanno visti crescere.

Si tratta, in definitiva, di un progetto che vuole insegnare ai ragazzi come svincolarsi da un destino che sembra essere già scritto, rendendoli liberi ed autonomi, nonché, autori della propria vita.

L’evento in programma oggi è riservato agli operatori della giustizia minorile, ai partner del progetto che si occupano, a vario titolo, di educazione riparativa e diffusione della cultura. I ragazzi si esibiranno in un lavoro che contempla diverse competenze, che vanno dalla scrittura della trama alla prova attoriale vera e propria, attraverso l’impiego della tecnica del Teatro dell’Oppresso, ossia un metodo utile per aiutare gli oppressi a cambiare concretamente le situazioni che subiscono.

Il risultato è stato possibile grazie alla collaborazione nata tra la cooperativa sociale sinergia, la comunità educativa per minori dell’Area Penale di Chiccolino e la compagnia teatrale Senza Piume.

Le storie che i ragazzi hanno deciso di raccontare sono due e sono, naturalmente, situazioni che hanno toccato con mano e conosciuto nel loro percorso di giustizia riparativa. Nello specifico, le storie su oppressi ed oppressori rappresenteranno il dualismo che vivono i ragazzi che entrano nel sistema della giustizia penale minorile.

Saranno, quindi, affrontati i temi della stigmatizzazione e del pregiudizio e il tema della violazione della privacy che, raramente, viene presa in considerazione quando si tratta di minori a rischio.

Interverranno Raffaele Diomede, responsabile del centro diurno Chiccolino, e Damiano Nirchio, cofondatore della compagnia teatrale Senza Piume.




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