Di Nino Sangerardi:
“Sono arrivati da poche ore a Palazzo San Gervasio due moduli di docce e servizi da utilizzare nel Centro di accoglienza stagionale che doveva essere da luglio a ottobre 2025. La struttura è ancora chiusa mentre i migranti arrivati per la campagna di raccolta del pomodoro e di ortaggi sono stati costretti ad utilizzare ruderi e capanne gestite dai caporali”.
E’ quanto racconta Pietro Simonetti presidente del Cseres(centro studi e ricerche economiche e sociali).
Comunque ci sono anche risorse economiche europee ?
“Da tempo I’ Unione Europea ha finanziato con 2 milioni di euro– rileva Simonetti– le misure di lotta contro il caporalato ed il lavoro nero. A maggio scorso la Regione Basilicata e il Consorzio Nova di Trani, che gestiscono gli interventi, hanno effettuato un avviso per individuare i gestori con le modalità della coprogettazione che si è protratta per settimane. Ad oggi il centro non è ancora operativo con gravi ricadute sui lavoratori. Idem nel Metapontino: nessun servizio al netto di una tabella affissa a Montalbano presso la sede dell’ex Arm. Per quanto riguarda la realizzazione dei 450 posti finanziati dal PON Legalità vige il silenzio della Regione e delle Prefetture dopo l’audizione tenuta nei mesi scorsi in seconda Commissione Regionale. Stesso comportamento per il recupero dei finanziamenti PNRR non utilizzati in altre Regioni per or costruzione di abitazioni.
Colpisce infine il disinteresse di gran parte delle parti sociali su temi decisivi della condizione dei lavorati migranti ,residenti ed in mobilità, che ogni anno ammontano a 50.000,che sono decisivi anche per combattere il fenomeno dello spopolamento.