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Covid, Gimbe: in Puglia contagi e attualmente positivi in aumento. Stabili i ricoveri Nel Foggiano 112 casi ogni 100mila residenti

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Di Francesco Santoro:

In Puglia aumentano sia gli attualmente positivi per 100mila abitanti (raggiungono quota 117) che i contagi (+27,6 per cento rispetto alla scorsa settimana), ma il dato dei ricoveri è stabile. La percentuale di occupazione delle terapie intensive è del 4 per cento mentre negli altri reparti ospedalieri è del 5 per cento. Non si arresta la crescita dei contagi nel Foggiano: con 112 nuove infezioni ogni 100mila residenti l’intera provincia supera così uno dei tre parametri da cui dipende l’ingresso in zona gialla dove è previsto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Seguono, nell’ordine, Brindisi e Taranto (56), Lecce (43), Bari (36) e Barletta-Andria-Trani (32). È quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe sull’evoluzione della pandemia da Covid-19. A livello nazionale, «il netto aumento della circolazione virale è documentato dall’incremento sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6 per cento al 19,6 per cento), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4 per cento all’8 per cento) e positivi/tamponi antigenici rapidi (da 0,07 per cento a 0,54 per cento)», spiegano gli esperti dell’organismo indipendente.

Vaccinazioni 

In relazione alla campagna di protezione dal Coronavirus, stando all’analisi condotta dalla fondazione, il tasso di copertura delle terze dosi è del 43,2 per cento. «Rispetto allo scorso autunno – commenta il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta – la percentuale di pazienti che necessita di ricovero ospedaliero sul totale dei positivi si è dimezzata grazie alla protezione del ciclo vaccinale primario nei confronti delle forme severe di malattia. Inoltre, a fronte di un numero di tamponi pressoché costante, è verosimile che la riduzione della percentuale dei pazienti ospedalizzati nelle ultime settimane sia correlata al progressivo incremento delle terze dosi somministrate, che riportano l’efficacia a valori più elevati».

Valutazioni alla vigilia delle festività 

Il massimo esponente dell’organismo indipendente, afferma che, durante le «imminenti festività natalizie, se da un lato è impossibile fare previsioni affidabili, dall’altro esistono alcune ragionevoli certezze. Innanzitutto, con il trend attuale di crescita dei nuovi casi – anche se l’impatto sugli ospedali è “ammortizzato” dai vaccini – nelle prossime quattro settimane diverse regioni cambieranno colore. In secondo luogo- prosegue Cartabellotta-, per contenere la circolazione del virus e, soprattutto, la pressione sugli ospedali, è cruciale convincere gli indecisi a vaccinarsi e accelerare con i richiami. Infine, le aumentate occasioni di contatti sociali durante le feste impongono massima cautela nei comportamenti individuali: utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente Ffp2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali, anche a casa in occasione di riunioni con parenti e amici».




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