Di Martino Abbracciavento:
Dopo diverse settimane in zona rossa e arancione, da domani lunedì 10 maggio la Puglia tornerà in zona gialla.
Con il passaggio in zona gialla cambiano ancora le regole:
– coprifuoco confermato dalle 22 alle 5, anche se si parla per metà maggio di un cambio di orario;
– spostamenti liberi tra regioni in zona gialla, regole invece differenti per chi vorrà spostarsi in regioni in zona rossa o arancione. Per questi, la mobilità in entrata e in uscita sarà consentita, con autocertificazione, per motivi di lavoro, salute e urgenza, si potrà inoltre viaggiare al di fuori delle zone gialle anche per turismo, se muniti di “green pass”, che attesti l’avvenuta guarigione dal Covid, l’esito negativo di un tampone, rapido o molecolare, effettuato nelle 48 ore prima di mettersi in viaggio, o la vaccinazione;
– ristoranti aperti a pranzo e cena con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto. Dall’1 giugno potranno aprire a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso, con consumo al tavolo dalle 5 alle 18. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti;
– consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici tra le 5 e le 22 in massimo quattro persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale e persone con disabilità o non autosufficienti conviventi;
– consentito lo svolgimento all’aperto di attività sportiva anche di squadra e di contatto, come il calcetto tra amici. Rimane vietato l’uso degli spogliatoi. A partire dal 15 maggio, riapriranno le piscine all’aperto e, dal 1 giugno, sarà possibile tornare in palestra;
– tornano gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e locali o spazi all’aperto. Gli spettacoli dovranno svolgersi esclusivamente con posti a sedere preassegnati, nel rispetto del distanziamento di almeno un metro tra spettatori non conviventi.
La capienza consentita non potrà essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non potrà comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni.