
La gestione di Torre Guaceto è modello da replicare nell’intera Unione Europea.
A sancirlo, i numerosi studi svolti da altrettanti enti nazionali ed internazionali in tema di economia blu e pesca sostenibile, grazie ai quali si è ottenuta evidenza scientifica del valore del capitale naturale di Torre Guaceto e, quindi, della bontà delle pratiche ideate ed adottate dal Consorzio di Gestone dell’area protetta sul fronte della tutela e della crescita sostenibile della Riserva.
A metterlo nero su bianco ci ha pensato l’inter-gruppo parlamentare che si occupa di elaborare le strategie comunitarie per la tutela del mare e della fauna marina per l’Unione Europea.
Si è tenuta nelle ultime ore, infatti, presso la sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, la conferenza dal titolo “I benefici economici generati dalle Aree Marine Protette”.
Meeting nato con l’obiettivo di discutere delle sfide che bisogna affrontare sul tema della tutela del mare, e di come sia più opportuno applicare, finanziare e governare le AMP per renderle davvero funzionanti, per il bene degli ecosistemi e delle comunità civili di riferimento.
Per l’occasione, il Consorzio di Gestione di Gestione di Torre Guaceto è stato invitato a relazionale in merito al modello di economia blu ideato e applicato nell’area protetta e, in particolare, in relazione al modello di pesca sostenibile dell’AMP.
Il valore di questa convocazione si coglie in particolar modo se si tiene conto che sono solo 3 le buone pratiche assunte a modello da replicare. I casi studio prescelti, infatti, sono stati: Torre Guaceto, il Parco naturale marino d’Iroise, in Francia, ed il distretto delle Azzorre, in Portogallo.


“Il riconoscimento europeo – ha commentato il presidente del Consorzio, Mario Tafaro – è il coronamento degli sforzi e dell’impegno fin ora assunti dagli operatori della Riserva, dall’Organo di gestione e dalle Amministrazioni socie che, uno corde, si sono impegnati per lo sviluppo e la tutela di Torre Guaceto e del territorio”.






